Rossi: "Brutte notizie per la Sanità pubblica, pesanti i tagli del Governo Meloni"
“Dobbiamo opporci a tutto questo: in Parlamento e nel Paese”

“Se il buongiorno si vede dal mattino… questo Governo non ha la minima intenzione di risolvere i problemi che affliggono la sanità pubblica” lo afferma il vicepresidente della Commissione Sanità di Regione Piemonte, il novarese Domenico Rossi.
L'intervento di Rossi
“Basta leggere la NADEF approvato dal Consiglio dei Ministri per capire che, non solo non si mette un euro in più rispetto al passato, ma si torna a sottrarre risorse, sia in termini di valori assoluti sia in termini percentuali di spesa sul PIL” prosegue Rossi precisando che “si passa da 133 miliardi del 2022 ai 129 del 2025 che corrispondono rispettivamente ad un investimento del 7% e del 6% del PIL. Molto lontano dalla media UE o dai Paesi più virtuosi che investono percentuali tra il 7 e l’8% del PIL”.
Insomma, una nota di aggiornamento preoccupante sul fronte della Sanità. “I numeri vanno interpretati e, in questo caso, è evidente che, ancora una volta, non ci saranno le risorse per intervenire su questioni essenziali quali assunzioni di personale e adeguamento dei salari ai livelli europei. Non solo, che non si farà nulla per ridurre le liste d’attesa per visite e prestazioni sanitarie e che mentre si lascia affondare la sanità pubblica si apre la strada per l’avanzata di quella privata” commenta il vicepresidente.
“Dobbiamo opporci a tutto questo: in Parlamento e nel Paese” conclude Rossi.