Viabilità

Romagnano Sesia, dopo 30 anni inaugurata la tangenziale sud-est

Taglio del nastro per un’opera strategica attesa da decenni

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È finalmente realtà la tangenziale sud-est di Romagnano Sesia, attesa da oltre trent’anni.

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Romagnano Sesia, dopo 30 anni inaugurata la tangenziale sud-est

L’opera è stata ufficialmente inaugurata venerdì 13 giugno nel corso di una cerimonia promossa dalla Provincia di Novara, alla presenza dell'assessore regionale alle Infrastrutture Marco Gabusi, del sindaco di Romagnano Alessandro Carini, del vice presidente della Provincia Andrea Crivelli con il consigliere delegato Lido Beltrame e di numerosi amministratori del territorio.

Presenti anche i rappresentanti del comitato “Tangenziale sì, scorie no”.

"Mi è sembrato doveroso invitarli – ha puntualizzato il sindaco Carini in merito alla presenza del Comitato – perché se oggi abbiamo una variante rispettosa della salute dei cittadini e dell’ambiente, lo dobbiamo a loro e a nessun altro. Anche quando stavano per ripartire i lavori, con l’allora assessore Vincenzi e il personale della Provincia, abbiamo condiviso col comitato l’analisi del nuovo progetto.”

Il nuovo tratto collega lo svincolo dell’autostrada A26 (Strada provinciale 299) con la Strada provinciale 107, in frazione Mauletta, rappresentando un intervento cruciale per migliorare la viabilità, la sicurezza stradale e la qualità dell’aria nei centri abitati.

«Come Provincia di Novara siamo molto orgogliosi di inaugurare questa struttura – ha dichiarato il consigliere provinciale Lido Beltrame – perché è un’opera voluta e cercata, che va a servire un territorio vasto e a collegare il Novarese alla Valsesia, rispondendo anche alle esigenze del turismo e dell’economia locale».

Il progetto ha richiesto anni di lavoro e uno stanziamento complessivo di 14,5 milioni di euro, messi a disposizione dalla Regione Piemonte. L’opera è stata portata a termine grazie alla sinergia tra Provincia, Regione, Ministero delle Infrastrutture, Anas e il supporto politico del senatore Gaetano Nastri.

Il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore Gabusi hanno sottolineato come la variante sia un’opera strategica per alleggerire il traffico pesante, restituendo vivibilità e sicurezza al territorio:

«Era un investimento fermo, che abbiamo sbloccato e portato a compimento con un lavoro di squadra. Ora Romagnano ha una nuova arteria moderna e funzionale, in connessione con la futura Pedemontana piemontese».

Anche il senatore Nastri, intervenuto con un messaggio ufficiale, ha parlato di un’opera che rappresenta «un simbolo di buona amministrazione», capace di unire accessibilità, sostenibilità e sviluppo:

«Le infrastrutture sono strumenti di inclusione e coesione. La viabilità non è solo tecnica, ma garanzia di pari opportunità, competitività per le imprese e qualità della vita per i cittadini».

Caratteristiche tecniche della tangenziale

Il nuovo tratto, lungo circa 3,1 km, è classificato come strada tipo C1, con due corsie da 3,75 metri, banchine laterali da 1,50 metri e una piattaforma stradale complessiva di 10,5 metri. L’infrastruttura consente di evitare l’attraversamento dell’abitato, oggi percorso da traffico pesante e congestionato, migliorando l’aria e la sicurezza urbana. Il collegamento si innesta nella rete già prevista per lo sviluppo verso Biella e la Pedemontana, rafforzando l’asse tra il Novarese e la Valsesia.

Restano problemi da risolvere

Sebbene l’opera sia ora percorribile, non mancano alcune criticità già segnalate dall’Amministrazione comunale di Romagnano e dalla cittadinanza, tra cui:

la sicurezza del cavalcavia e delle sponde;

la conclusione degli espropri;

risposte concrete ai privati danneggiati nei loro terreni o colture.

Il Comune assicura che proseguirà nella vigilanza e nel confronto con gli enti competenti per risolvere i nodi ancora aperti, a tutela del territorio e della popolazione.

La cerimonia si è conclusa con il taglio del nastro e un tour lungo il nuovo tratto stradale, salutato con favore da cittadini e istituzioni come un passaggio fondamentale per il presente e il futuro della mobilità locale.

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