Servizi

Regione Piemonte: in arrivo 23 milioni per una montagna più connessa e vivibile

4 milioni per il potenziamento delle infrastrutture digitali

Regione Piemonte: in arrivo 23 milioni per una montagna più connessa e vivibile
Pubblicato:

Una montagna più connessa, più vivibile e con servizi adeguati è l’obiettivo della nuova ripartizione per il Piemonte del Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane che la Giunta regionale ha inviato al Dipartimento Affari Istituzionali.

Regione Piemonte

Il documento indica la suddivisione dei 23 milioni di euro da destinare alle Unioni montane:

  • 10.100.000 euro per sostenere gli esercizi di prossimità, i servizi all’infanzia 0-6 anni e per il pre e post scuola, l’adeguamento della segnaletica e la manutenzione dei percorsi escursionistici

  • 3.960.000 euro per la tutela, promozione e valorizzazione delle risorse ambientali Green Communities)

  • 4 milioni per il potenziamento delle infrastrutture digitali

  • 2 milioni per la prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico

  • 1.080.000 euro per integrare il bando sui terrazzamenti

  • 1,7 milioni per realizzare impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili

  • 200.000 euro per le associazioni fondiarie

Convinto che “vivere e lavorare in montagna non può essere una sfida e non può esistere sviluppo senza connessione, senza servizi di base, senza un sostegno concreto alle comunità locali”, l’assessore regionale alle Aree Interne Marco Gallo puntualizza che “abbiamo voluto strutturare un piano di risposta ai problemi reali: la mancanza di segnale telefonico e internet in molte zone, la difficoltà di mantenere attivi negozi e servizi di prossimità, la necessità di rilanciare il turismo montano attraverso infrastrutture moderne e accessibili. È un investimento per chi sceglie di restare, per chi vuole fare impresa e per chi crede nel futuro della montagna. Con queste misure vogliamo realizzare un’infrastruttura digitale che connetta tutti quei comuni che ancora oggi non hanno segnale telefonico - ha aggiunto Gallo - È un intervento complesso, che richiederà studi e approfondimenti della Direzione Competitività per individuare il miglior percorso”.

Il piano nasce da un percorso di concertazione costante con i territori mediante il confronto con la Conferenza dei presidenti delle Unioni montane e dà continuità alle azioni già stanziate con le precedenti annualità.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali