Proposta choc: "Abbattere metà dei lupi e anche armare i pastori"
In Regione chiesta l’eliminazione di metà degli esemplari piemontesi

«Abbattere metà dei lupi e anche armare i pastori. La prima urgenza è quella di ridurre di almeno la metà i lupi che abitano il nostro territorio. Dopodiché bisogna mantenere stabile il loro numero con le stesse modalità adottate al di là delle Alpi dalle autorità francesi».
E non solo. Oltre all’abbattimento di metà dei lupi presenti in Piemonte è necessario dotare i pastori di armi.
Le proposte choc sono quelle di una delegazione di esperti davanti alla terza e quinta Commissione regionale, sotto la presidenza di Claudio Sacchetto. L’audizione è stata convocata per un approfondimento sull’impatto economico, sociale ed ambientale del lupo sul territorio montano.
Proposta choc: «Abbattere metà dei lupi e anche armare i pastori»
La delegazione era composta da Vittoria Riboni, commissaria delle Aree Protette dell’Ossola, Luca Maria Battaglini professore di UniTo, Lilia Garnier assessore del comune di Villar Pellice. Poi Giovanni Dalmasso, presidente Coordinamento pastori d’Italia, Marco Bruzzone, portavoce Agricoltori autonomi d’Italia, e Gesine Otten, presidente Comitato salvaguardia allevatori Vco.
«Autorizzando l’abbattimento annuo del 20% dei lupi che corrisponde alla normale percentuale di incremento dei branchi, si potrà mantenere un controllo sui numeri – hanno aggiunto -. Bisognerebbe anche consentire ai pastori di essere armati, in modo da poter difendere le greggi dai lupi che si avvicinassero eccessivamente».
«Sarebbe pure necessario – è la conclusione – che le visite di accertamento dei veterinari fossero espletate in tempi brevi e i risarcimenti venissero pagati rapidamente».
Possibile che non siamo assolutamente capaci di pensare ad interventi differenti da quelli dell'uso delle armi. Non abbiamo più capacità di considerare la convivenza tra le specie. Consideriamo sempre come unica alternativa la distruzione di chi ci da fastidio senza ragionare su alternative differenti. Ci dimostriamo sempre più la specie maggiormente nociva per questo pianeta. Ci sentiamo i padroni del mondo e scegliamo purtroppo sempre la via più semplice.