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Peste suina: nel parco del Ticino si cercano carcasse da analizzare

Si stanno pattugliando le aree territoriali definite “celle” indicate dalla Regione Piemonte

Peste suina: nel parco del Ticino si cercano carcasse da analizzare
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Il personale dell'Ente Parco, insieme agli Operatori Selezionati Volontari, AIB e GEV, e con l’aiuto fondamentale delle unità cinofile “Carcass detection dog” del progetto Enci, è coinvolto nell’attività di sorveglianza alla ricerca di carcasse dei cinghiali, pattugliando le aree territoriali definite “celle” indicate dalla Regione Piemonte.

I lavori

Lo scopo dell'attività di sorveglianza passiva, vale a dire di ricerca delle carcasse di cinghiale, è quello di escludere la presenza del virus al di fuori della ZCEV (Zona di Controllo dell'Espansione Virale). Il ritrovamento di carcasse di cinghiale positive alla PSA e la loro rimozione sono attività cruciali per la gestione della malattia e consentono di ridurre la contaminazione ambientale da parte di un virus che presenta una notevole capacità di persistenza.
Le attività sopra descritte avvengono su indicazioni della Responsabile del Gruppo Operativo Territoriale (GOT), Dott.ssa Flavia Coppo, e a seguito di un coordinamento tra i vari soggetti coinvolti per rimuovere le carcasse rinvenute nel rispetto delle Misure di Biosicurezza. Periodicamente il personale dell'Ente partecipa alle riunioni di aggiornamento e coordinamento dei GOT presso le ASL di Novara e Vercelli.

L’Ente Parco ha inoltre, indetto:
👉 un avviso pubblico per la concessione di contributi finalizzati alla realizzazione di recinzioni atte a prevenire i danni alle colture agricole provocate da ungulati nel territorio del Parco Naturale del Ticino: https://shorturl.at/IpP9q

👉 un avviso pubblico di selezione per l’anno 2025 di operatori selezionati volontari per le attività di depopolamento del cinghiale (Sus Scrofa) per 28 unità e/o per conduttori di cani abilitati al recupero di cinghiali feriti (le istanze sono in corso di verifica): https://shorturl.at/U3X8t

I Guardiaparco, a seguito di richieste degli agricoltori inviate alla posta certificata dell’Ente, di posizionamento di sistemi di cattura, provvede ad effettuare il sopralluogo delle aree indicate e ad affidare la gestione della gabbia, chiusino o pig brig all’agricoltore richiedente.

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