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Peste suina nei cinghiali: 13 nuovi casi a Cerano

Il totale delle positività in paese sale quindi a 24

Peste suina nei cinghiali: 13 nuovi casi a Cerano
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Nuove segnalazioni di Peste Suina Africana (PSA) tra i cinghiali in Piemonte e Liguria, con il totale delle positività che raggiunge le 1.772 unità.

Peste suina nei cinghiali: 13 nuovi casi a Cerano

In particolare, come riporta l'Istituto Zooprofilattico sperimentale del Piemonte Liguria Valle d'Aosta nel bollettino pubblicato l'11 marzo, il comune di Cerano, in provincia di Novara, si conferma come uno dei territori più colpiti: al 9 marzo 2025, sono stati registrati 13 nuovi casi, portando il totale a 24 positività.

La situazione in Liguria vede invece due nuovi casi a Recco, in provincia di Genova, che segnano l'ingresso del virus anche in questo Comune.

Tirando le somme ad oggi, oltre ai 24 casi ceranesi, nel Novarese sono stati registrati solo altri 2 casi a Trecate.

Situazione stabile negli allevamenti suinicoli

Il Piemonte non registra nuovi focolai negli allevamenti suinicoli, situazione che rimane stabile con 9 focolai totali, di cui 7 nella provincia novarese.

Le autorità sanitarie proseguono con monitoraggi e misure di contenimento per arginare la diffusione del virus, tutelando al contempo il settore suinicolo.

Nel complesso, sono 173 i Comuni in cui è stata accertata almeno una positività alla PSA.

La precisazione dell’assessore Albanese

Sui dati diffusi dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale, interviene l’assessore ceranese Alessandro Albanese, che chiarisce anche alcuni aspetti di pertinenza territoriale:

"Per quanto riguarda la situazione carcasse di cinghiali rinvenute sul territorio di Cerano, nel Parco del Ticino, l'ultimo aggiornamento che abbiamo ricevuto da ASL risale allo scorso 6 marzo e riguarda una dozzina di animali ritrovati su un'area che, pur risultando su territorio di Cerano relativamente al corso originale del fiume Ticino, in realtà ora è sulla sponda lombarda del corso d'acqua. Altri aggiornamenti più recenti non sono pervenuti. Ovviamente la situazione è comunque costantemente monitorata dal personale addetto."

Le autorità locali, dunque, confermano il monitoraggio continuo, pur sottolineando la necessità di una distinzione geografica per una corretta interpretazione dei dati.

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