Superstrada Ghemme-Biella: prima del progetto ci sono 200 prescrizioni. L’obiettivo di Anas e della Regione è quello di essere pronti per partire entro fine anno.
Superstrada Ghemme-Biella
Ci sono duecento prescrizioni per la Pedemontana da adempiere prima di giungere al progetto esecutivo. L’obiettivo è di arrivare per fine anno ad avere tutto pronto per poi avviare il cantiere. Lo riportano i colleghi di notiziaoggi.it
«C’è stato un nuovo incontro con Anas – spiega il consigliere regionale di Carlo Riva Vercellotti – ed è emerso che ci sono circa duecento prescrizioni. Bisogna trovare la quadra. Ci sono le risorse per l’opera, il progetto definitivo è fatto, la società è stata individuata. Manca il progetto esecutivo: una volta risolte le osservazioni e prescrizioni che erano alla base del progetto di gara si potrà partire».
E sulla tempistica? «L’obiettivo è avere l’esecutivo entro la fine dell’anno. Tra l’altro 10 milioni sono già stati investiti nelle opere preliminari. Nessuno vuole fermarsi proprio ora. Occorre spingere sull’acceleratore».
In corso il monitoraggio prima del cantiere
Attualmente sono in corso le attività preliminari. Tra queste c’è il monitoraggio ambientale-archeologico ante operam. E’ stata avviata la bonifica bellica, già eseguita sul 60 per cento dell’area, per un importo complessivo di 3,9 milioni di euro, di cui 2,6 milioni già contabilizzati e pagati all’impresa. Il completamento delle operazioni è previsto per la primavera 2026.
Per quanto riguarda la ricerca di eventuali ordigni profondi, l’impresa ha impiegato apparecchiature ad alta precisione, eliminando così false interferenze dovute a rocce o metalli naturali. Non è stato riscontrato alcun ritrovamento significativo. Il taglio delle alberature, un’operazione complessa per via dell’elevato numero di piante da abbattere, è stato completato al 90 per cento.
Quasi completate le pratiche di esproprio
C’è poi la questione di espropri ed indennizzi. Tutte le aree necessarie all’intervento risultano acquisite. Sono in corso i pagamenti delle indennità di esproprio. Finora è stato liquidato un importo complessivo di 2,1 milioni di euro. L’80 per cento dei pagamenti viene effettuato contestualmente all’immissione in possesso. I soggetti coinvolti sono 718.
Inoltre tutti gli enti interferenti sono stati coinvolti e le interferenze risultano in fase avanzata di rimozione. Su 17 interferenze rilevate, per 14 è già disponibile un progetto di rimozione. Alcune interferenze presentano problemi esecutivi di tipo tecnico, e sono state inserite nel progetto esecutivo in modo da consentirne la gestione.
Si superano i 300 milioni di euro
Per quanto riguarda il quadro economico, queste le novità: il contratto ha un valore di circa 300 milioni di euro, ma l’attuale progetto esecutivo secondo l’impresa supererebbe tale cifra, anche tenendo conto del ribasso d’asta, dell’importo per imprevisti e delle somme a disposizione. Mancherebbero, insomma, ancora 8 milioni.
Le prescrizioni del Cipess hanno inciso sui costi. Alcune di queste, ad esempio il mantenimento della viabilità provinciale durante i lavori, hanno vincolato alla realizzazione di strade provvisorie, con relativo smantellamento a fine lavori, comportando aumenti significativi dei costi. L’impresa ha presentato proposte progettuali che modificano soluzioni strutturali rispetto al progetto definitivo, come nel caso della tipologia del ponte, che comporterebbe la necessità di nuove autorizzazioni paesaggistiche e modifiche alle fondazioni.