Manca ormai poco meno di un mese al momento in cui gli studenti dovranno tornare in classe. L’11 settembre infatti ricomincia la scuola ma per gli allievi e il personale dell’istituto tecnico Omar di Novara questa data è accompagnata da un grande punto interrogativo. La scuola riuscirà per quella data a essere del tutto operativa dopo che un crollo improvviso a fine giugno ha distrutto una parte consistente del tetto del plesso C della sede centrale?
La situazione
Nelle settimane seguenti al crollo, le istituzioni e il preside Francesco Ticozzi si sono attivati per correre ai ripari e poter scongiurare il rischio della didattica a distanza.
Un impegno che ha fatto sì che lo scorso 9 agosto il sindaco di Novara Alessandro Canelli abbia consegnato le chiavi della nuova sede distaccata di San Rocco dove verranno sistemate sei classi e due laboratori a partire dal nuovo anno scolastico. Ma la struttura, per accogliere degnamente gli studenti, richiede degli interventi. Così, grazie all’intervento del Comune, della tinteggiatura si occuperà a settembre una squadra di detenuti, mentre sono previsti anche il rifacimento dei servizi igienici e alcuni interventi all’impianto elettrico.
La scuola si dividerà quindi fra la sede, il distaccamento di viale Curtatone, la Pajetta e la San Rocco. Pare però che per completare il quadro manchino ancora delle aule. Si cerca quindi una soluzione provvisoria adeguata, quanto meno per i primi mesi.
Intanto nella sede storica tra viale Curtatone e via Lanino sono iniziati i lavori nella parte di edificio interessata dal crollo del tetto oltre a quelli di riqualificazione e messa in sicurezza già previsti grazie ai fondi del Pnrr. Intanto nei giorni scorsi sono stati anche recuperati 150 computer, un braccio robotico e una quindicina di lavagne digitali che erano rimaste nelle aule della sfortunata “manica C”.