“Mentre il Corso ha appena riaperto, con 3 mesi di ritardo su 7 del cronoprogramma, e la Guandra è lì da guardare nel suo desolato abbandono, stavolta si parla della ‘riqualificazione’ di Viale Paganini” inizia così il comunicato del gruppo di opposizione. Non è tardato anche il commento critico di Massimiliano Ferrari, capogruppo di Uniti per Oleggio, l’altra compagine di opposizione.
Nel mirino costi e obiettivi
“Iniziamo col dire – prosegue Oleggio Grande – che per quest’opera, prevista per il 2024, sono stati stanziati 560.000 euro, senza che la discussione venisse portata in Consiglio Comunale. Sorprendentemente, l‘obiettivo principale dichiarato è di ‘fornire agli ambulanti spazi più adeguati all’espletamento dell’attività commerciale’. Peccato che i dati di Confcommercio e del MISE (Ministero dello Sviluppo Economico e del Made in Italy) dicano che le ditte ambulanti sono scese del 14% negli ultimi 10 anni e del 3% nell’ultimo anno”.
“Ulteriore obiettivo – aggiungono dal gruppo – riguarda i problemi degli alberi e i parcheggi. Peccato che dai documenti messi a disposizione risulti che dagli attuali 70 parcheggi si passerebbe a 71, e degli attuali 40 (teorici) alberi ne resterebbero 31. Se gli alberi sono messi male per la scarsa manutenzione la soluzione è toglierli! Quindi: 560mila per un risultato finale di parcheggi ed alberi che non modifica la situazione esistente, e per concedere più spazio a una attività commerciale in naturale declino. Beh, un gran bel risultato!”.
I disagi
L’accusa è anche quella di non aver rispettato l’impegno preso di condividere l’opera con la cittadinanza e al contempo di non aver rispettato i tempi annunciati: “Questa riqualificazione è stata già proposta dalla Amministrazione nel 2020”, “siamo nel 2023 ed ancora non si è mosso nulla: certo, la pandemia ha scombinato i piani del 2020 ma a quest’ora…”.
“Il progetto prevede un cronoprogramma di 14 mesi – prosegue il comunicato – Viale Paganini è la via d’accesso alle scuole di Villa Troillet: non è difficile immaginare quali saranno i disagi per gli alunni, il personale scolastico, i genitori. Senza contare quello portato ai residenti, agli esercizi commerciali ed a tutti coloro che dovranno transitare in quella via. I lavori del Corso, terminati solo ora, ci dicono qualcosa a riguardo dell’affidabilità dei cronoprogrammi sempre approssimativi presentati tanto per fare. La ri-piantumazione porterà nuove piante che impiegheranno anni prima di raggiungere le dimensioni di quelle attuali, e quindi di mitigare il calore sull’asfalto e sulla pavimentazione dei marciapiedi. E con una chiara tendenza all’aumento delle temperature si tratterà di affrontare senza difese un disagio crescente.
Le piante del Viale, ci viene detto, soffrono. Soffrono anche perché è mancata la manutenzione, e la protezione intorno alle radici non è adeguata: lo dice la relazione illustrativa del progetto stesso”.
E ancora: “Non si parla di pista ciclabile, realizzata negli anni 2005–2006, che porta dalla stazione di Oleggio alla Villa Troillet. Perchè? Non c’è spazio nel nuovo progetto? non è ritenuta importante? di nuovo siamo in controtendenza rispetto a progetti delle città vicine; e più che una scelta ci pare una mancanza di valutazioni adeguate”.
“Siamo convinti di trovarci davanti (di nuovo) a un progetto inutile, costoso e affrontato senza la minima lungimiranza” concludono da Per Oleggio, avanzando una proposta alternativa che comporti spesa minore e meno disagi.
Ferrari: “Prepariamoci a un altro cantiere semi-perenne”
“La Giunta comunale, il 31 maggio, ha approvato in linea tecnica il progetto di fattibilità tecnica ed economica di riqualificazione di Viale Paganini – scrive Massimiliano Ferrari di Uniti per Oleggio – Da relativo cronoprogramma i lavori dovrebbero iniziare (lungo il lato sud) a settembre e terminare a fine giugno 2024, per un importo totale di € 560.000,00. Ad oggi, manca ogni ulteriore provvedimento, compreso quello di individuazione dell’impresa che realizzerà l’opera. Visto il clamoroso sforamento dei tempi di realizzazione dei lavori sul Corso, prepariamoci ad un altro cantiere ‘semi-perenne’, con sottrazione di ulteriori posteggi (visto che anche quelli alla Guandra, di questo passo, non li rivedremo mai più!)”.