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Novara, un servizio di trasporto per i malati di Parkinson: aiuto concreto per chi è solo

Grazie all’Associazione Parkinson Insubria Novara Odv e al supporto del Comune, i soci potranno raggiungere la palestra per le terapie mirate

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Da poco è attivo un servizio di trasporto messo a disposizione dall’Associazione Parkinson Insubria Novara Odv per agevolare le persone sole o impossibilitate a muoversi in autonomia.

Di Sara Perozzi

Novara, un servizio di trasporto per i malati di Parkinson

Grazie all’impegno del Comune e alla collaborazione dei volontari Auser Novara, infatti, i soci con particolari necessità potranno contare su un passaggio, due volte a settimana, per raggiungere la palestra “Riattivati” di via dell’Artigianato, 34 in cui svolgere le terapie mirate.

«Si tratta di un progetto sperimentale della durata di un anno, rivolto anche ai parkinsoniani con buone capacità di deambulazione che magari vivono sole o che non hanno familiari vicini - ha spiegato il presidente dell’associazione novarese, Tommaso Vitarelli -. Il mezzo di cui disponiamo ha una capienza di otto posti ma lo scopo è quello di implementare il servizio che, per ora, stiamo testando su Novara e che, a tendere, vorremmo replicare a favore di tutti i paesi della provincia sulla base delle richieste che arriveranno».

Il prezioso lavoro dell'Associazione Parkinson Insubria Novara

Oggi, l’Associazione Parkinson Insubria Novara Odv conta circa 100 iscritti che il martedì e il venerdì (ore 10-11 e 11-12) si incontrano per prendere parte alle attività specifiche di ginnastica adattata, fondamentale nella stimolazione della memoria muscolare, al fianco dei fisioterapisti del centro.

«Partiamo dall’analisi delle problematiche di una persona affetta da Parkinson ovvero postura chiusa, rallentamento dei movimenti, rigidità ed equilibrio precario così da strutturare esercizi volti a migliorarne la velocità e i tempi di reazione - ha affermato Luca Bolchini, chinesiologo clinico -. Un esercizio fisico adattato che, se effettuato costantemente, produce sempre dei benefici».

Tra le attività organizzate in palestra, gli spazi di stimolazione cognitiva normale e computerizzata, il laboratorio di memoria e la pratica della mindfulness, oltre ai momenti di socializzazione e di confronto “Parkinson’s Cafè” a cui partecipano anche i caregiver (tutte il sabato, dalle 15 alle 18).

«L’obiettivo dell’associazione è di fungere da collegamento tra le terapie garantite dal Sistema Sanitario Nazionale, seppur poche (solo dieci sedute di fisioterapia all’anno nei nostri ospedali), e dai centri di riabilitazione sovvenzionati in altre regioni (un mese di ricovero), in modo da assicurare continuità tra i cicli di cure e far sì che gli investimenti da parte della Regione Piemonte non siano vani - ha sottolineato Vitarelli -. Questo perché il tema delle liste d’attesa rimane un ostacolo importante, soprattutto se pensiamo che da noi per accedere a una visita annuale di controllo ci vogliono fino a 16 mesi».

Il sostegno di FCN

Molti dei costi sostenuti dall’Associazione Parkinson Insubria Novara Odv sono possibili con il supporto della Fondazione Comunità Novarese che lo scorso anno, nell’ambito del Fondo Persone Fragili, ha stanziato un contributo di 19.500 euro.

«Un aiuto, per il quale inoltre mi preme ringraziare i donatori, che ci permette di veicolare servizi a prezzi convenienti - ha concluso il presidente -. Per fare qualche esempio, se l’attività di fisioterapia a domicilio a noi costa 30 euro all’ora, per i nostri soci si traduce in una quota di appena 10 euro all’ora. O ancora, se per le sedute in palestra noi spendiamo 900 euro al mese, il nostro socio potrà beneficiarne a 50 euro per tre mesi di attività».

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