Novara saluta Corrado Canfora, storico magistrato della città
Si è spento sabato all’ospedale Maggiore a 84 anni; il funerale sarà martedì 17 in Duomo

Si terranno domani mattina, martedì 17 giugno, alle 10 nel Duomo di Novara, i funerali di Corrado Canfora, magistrato che ha segnato la storia giudiziaria novarese per oltre quarant’anni.
Novara saluta Corrado Canfora
Canfora è morto sabato 14 giugno 2025 all’età di 84 anni all’ospedale “Maggiore della Carità”, dove era ricoverato. Oggi pomeriggio, lunedì, alle 18, nella chiesa di Sant’Antonio, è previsto il rosario.
Nato il 12 novembre 1940 a Volturara Appula (Foggia), Canfora era entrato in magistratura il 20 aprile 1967. A Novara aveva iniziato come sostituto procuratore, poi era diventato procuratore capo a Vercelli, incarico che aveva ricoperto nuovamente a Novara fino al pensionamento, il 1° febbraio 2007.
Il processo Mazzotti e altri casi celebri
Tra i processi più noti della sua carriera, quello per il sequestro e l’omicidio di Cristina Mazzotti: Canfora, come pubblico ministero in Corte d’assise, ottenne otto condanne all’ergastolo. La Rai, nei giorni scorsi, ha trasmesso una puntata della trasmissione Cose nostre in cui Canfora — intervistato un paio di mesi fa — ricordava, visibilmente commosso, i sei mesi di processo e le 72 udienze, tra cui momenti drammatici, come le minacce ricevute in aula.
Nel corso della sua attività giudiziaria si era occupato anche degli omicidi avvenuti nel supercarcere di Novara negli anni Ottanta, tra cui quelli legati a figure come Renato Vallanzasca, Pierluigi Concutelli e Mario Tuti. Nel dicembre 2003, fu chiamato a trattare direttamente con un gruppo di rapinatori asserragliati in una casa: furono proprio loro a chiedere Canfora, con cui avevano avuto rapporti processuali, e lui riuscì a convincerli alla resa.
Magistrato rigoroso e stimato, anche da molti dei condannati, fu in prima linea durante la strage di Bogogno nel 2005, quando, sotto i riflettori dei media, gestì con equilibrio il rapporto con la stampa.
Appassionato di sport, in particolare di calcio, era stato anche membro dell’Ufficio Indagini della Federazione Italiana Gioco Calcio.
Dopo le esequie, la salma sarà tumulata nella tomba di famiglia a Volturara Appula.