Evento

Novara, restaurata la cantoria della chiesa di San Giovanni Decollato: tra memoria e bellezza ritrovata

Inaugurati i lavori della parete ovest: riemergono antichi dettagli architettonici e la “voce” di una storia legata ai condannati a morte

Pubblicato:

Nonostante il caldo torrido di sabato 28 giugno 2025, un brivido di emozione ha percorso i presenti quando il telo verde è sceso lentamente, rivelando la cantoria restaurata dalla quale si sono levate le voci di quattro solisti del coro Erato.

Novara, restaurata la cantoria della chiesa di San Giovanni Decollato

Con un momento di alto valore simbolico e scenografico, si è aperta sabato pomeriggio la cerimonia per l’inaugurazione dei restauri della parete ovest della chiesa di San Giovanni Decollato ad fontes, in piazza Puccini a Novara.

Un intervento lungo e minuzioso, che in circa tre anni di lavori ha permesso non solo di riportare all’antico splendore la cantoria lignea “gemella” di quella dell’organo già restaurata, ma anche di disvelare particolari architettonici di un passato rimasto molti anni nascosto.

«Il cantiere - ha spiegato Francesca Bergamaschi, segretaria della Confraternita di San Giovanni Decollato - ha permesso di riportare alla luce, sulla parete, i segni dell’originaria porta di ingresso della chiesa».

E non solo: «La vocazione della chiesa era quella di accompagnare i condannati a morte nella loro ultima notte prima dell’esecuzione, che venivano accolti in una cella di cui si erano perse le tracce e della quale, durante i restauri, è stata ritrovata la finestrella in legno, chiusa con dei mattoni ed ancora ben conservata».

«Finalmente – ha illustrato l’architetto Daniele Moro, direttore dei lavori – è tornato a vedersi il “dialogo” tra le due pareti. L’intervento è stato complesso: si è operato non solo sul restauro ligneo della cantoria e della sua scala di accesso, ma anche sul consolidamento murario della parete e sul recupero delle tracce dell’antico portale di accesso all’edificio nel XVI secolo».

Il restauro - come ha sottolineato il priore della Confraternita, Marco Boggio - è stato possibile grazie al contributo della Fondazione Comunità Novarese, del Rotary Club Novara e del Lions Club Novara Host. Complessivamente, l’intervento è costato 120.000 euro, che si vanno a sommare ai 170.000 del primo lotto di restauri. Cifre importanti per la Confraternita, «che crede fortemente nella valorizzazione di questo patrimonio artistico cittadino. - ha detto il tesoriere Andrea Daffara - E senza l’intervento di Fcn, del Lions Host e del Rotary Novara questo sogno non si sarebbe potuto realizzare».

Una fruttuosa sinergia d’intenti - ribadita anche dagli interventi di Barbara Ranzone (presidente Rotary Novara), Marcello Gambaro (vicepresidente Lions Host) e Davide Maggi, presidente della Fondazione comunità Novarese - suggellata da una targa apposta sulla parete restaurata.

Perché, come ha ricordato il presidente di Fcn Maggi, «quando una comunità si mette insieme, non somma le proprie forze, ma le moltiplica».

Il pomeriggio si è quindi concluso con l’esibizione canora del coro Erato, diretto dal maestro Francesco Iorio.

E alla Confraternita stanno già pensando al prossimo lotto di restauri, che dovranno riguardare le due cappelle laterali: «A settembre ci metteremo all’opera per la progettazione», ha annunciato Daffara.