Sanità

Novara, presentato il progetto definitivo della Città della Salute: via ai lavori nel 2026

Descritto come un ospedale innovativo e sostenibile con 711 posti letto, previsto il completamento entro cinque anni

Novara, presentato il progetto definitivo della Città della Salute: via ai lavori nel 2026
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Presentato ufficialmente alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi il progetto e il cronoprogramma aggiornato per la realizzazione della Città della Salute e della Scienza di Novara.

Novara, presentato il progetto definitivo della Città della Salute

Dopo l’aggiudicazione della concessione per la costruzione del nuovo ospedale, Cirio ha sottolineato:

«Ci sono progetti che restano per anni sulla carta. Poi ci sono quelli che si realizzano. Oggi siamo qui perché questo è uno di quei casi in cui si passa dalle parole ai fatti. La Città della Salute sarà una risposta concreta per Novara e per tutto il Piemonte orientale. Non è stato tutto semplice. Regione e assessorato hanno seguito passo dopo passo questo percorso, stando al fianco dell’Azienda, sbloccando risorse e semplificando. Ora si volta pagina: c’è una comunità che aspetta questo presidio da tempo e lo dobbiamo anche a chi lavora ogni giorno nella sanità pubblica».

Il progetto, proiettato nell’Aula Magna dell’Azienda ospedaliero-universitaria “Maggiore della Carità”, ha mostrato per la prima volta come sarà la struttura, che sorgerà nell’area di piazza d’Armi. L’opera sarà realizzata dal Consorzio Stabile SIS Scpa e da ABP Nocivelli, con la progettazione di Politecnica, Sipal e Cooprogetti.

«Il nuovo ospedale non sarà solo funzionale, innovativo e moderno – ha evidenziato l’assessore Riboldi – ma anche logisticamente performante, sostenibile ed energicamente efficiente, garantendo un importante risparmio. Sarà anche bello, aspetto fondamentale per accogliere al meglio pazienti e cittadini. Il polo comprenderà 711 posti letto più 86 tecnici, su oltre 180mila metri quadrati, con aree dedicate al materno-infantile, ai laboratori e all’università».

Un cronoprogramma serrato, illustrato dal direttore generale dell’AOU Stefano Scarpetta:

«Con l’avvio della conferenza dei servizi a settembre, si arriverà a marzo 2026 per l’approvazione del progetto definitivo. Entro fine 2026 partiranno i lavori, che dureranno quattro anni. Nel frattempo continueremo a investire sulla struttura attuale, affinché resti un punto di riferimento».

Il rettore dell’Università del Piemonte Orientale, Menico Rizzi, ha sottolineato il valore della struttura anche per la formazione e la ricerca: «La nuova sede sarà un volano per la qualità della formazione degli studenti e per l’attrattività internazionale».

Soddisfatto anche il sindaco di Novara, Alessandro Canelli:

«La Città della Salute sarà un’opera straordinaria da ogni punto di vista: sanitario, urbanistico, economico e scientifico. Nel frattempo lavoreremo alla riqualificazione dell’attuale ospedale, per dare nuovo impulso alla città».

Sia i rappresentanti delle imprese esecutrici che i progettisti hanno espresso orgoglio per la partecipazione a un’opera definita «strategica per Novara e per il sistema sanitario nazionale».

Nel video le riprese aeree dell'area in cui sorgerà il nuovo