Negli scorsi giorni ha avuto un certo risalto sui social la notizia dell’imminente chiusura della storica Panetteria dell’angolo delle ore, una delle botteghe più conosciute e longeve del centro storico.
Chiude la panetteria dell’Angolo delle Ore
A dare la notizia sono stati proprio il titolare, Michele Marino (nella foto in alto) e i suoi figli, Sara e Andrea, tramite una lettera aperta ai novaresi e soprattutto all’affezionata clientela:
Cari amici,
Con un misto di emozione e nostalgia, vi annunciamo che la nostra amata panetteria “Panetteria dell’ angolo delle Ore” situata nel cuore di Novara, chiuderà le sue porte dopo decenni di attività.
Questo luogo non è stato solo un negozio, ma una seconda casa per la nostra famiglia e un punto di riferimento per molti di voi.
La panetteria, che è stata prima dei fratelli Aralda e poi gestita dai miei genitori ha visto crescere generazioni di clienti con i suoi prodotti e un sorriso sempre pronto ad accogliere chi entrava. Ora, è giunto il momento di voltare pagina.
Tuttavia, il nostro desiderio è che questa attività storica possa continuare a vivere, portando avanti la tradizione e l’amore per il buon pane.
Se qualcuno fosse interessato a prendere in mano le redini di questa attività, saremmo felici di parlarne.
Grazie di cuore a tutti voi che ci avete sostenuto e fatto sentire parte di questa comunità per tutti questi anni.
Con affetto,
Michele, Sara e Andrea Marino.
Non resta altro che aspettare e scoprire se qualcuno se la sentirà di accettare questa sfida. Intanto in molti hanno commentato la notizia con dispiacere e tanta nostalgia, augurandosi che la saracinesca non si abbassi definitivamente:
“Il fantastico “pane all’uvetta” resterà nei miei ricordi”; “Grazie a voi per questi decenni sempre al top…solo bei ricordi nel cuore”; “Peccato, spero possa rimanere aperta con nuovi gestori”; “Un altro pezzo di Novara e di cuore che se ne va… grazie a voi per tutti questi anni”; “Una panetteria storica che non deve morire”; “Un altro pezzo di Novara che se ne va. Quando la mia mamma mi portava ‘in città’, come si diceva perché abitavamo in periferia, mi fermavo sempre davanti a quella vetrina e mi incantavo a guardare le varie forme di pane”.
Sono solo alcuni dei messaggi di affetto scritti dai clienti nelle scorse ore.
