Cerimonia

Novara celebra l’80° anniversario della Liberazione tra memoria e polemiche

Grande partecipazione, applausi, "Inno d'Italia" e Bella Ciao nella lingua dei segni; ma anche contestazioni per l'intervento del consigliere provinciale Gigantino

Novara celebra l’80° anniversario della Liberazione tra memoria e polemiche
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La città di Novara ha celebrato nella mattinata del 25 aprile l’80° anniversario della Liberazione con una cerimonia solenne e partecipata, scandita da momenti di raccoglimento, memoria e riflessione civile.

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Novara celebra l’80° anniversario della Liberazione

Le commemorazioni sono iniziate alle 9 con il ritrovo delle autorità civili, militari e religiose davanti al Palazzo della Provincia, da dove, poco dopo, è partito il corteo accompagnato dalla Filarmonica di Pernate.

Alle 10 è stata celebrata la santa messa in Duomo in suffragio dei Caduti per la libertà. Al termine della funzione, il corteo ha proseguito verso il cortile del Broletto, sostando lungo il tragitto per la deposizione delle corone d’alloro ai monumenti ai caduti.

La cerimonia ufficiale si è tenuta nel cortile del Broletto alle 11:30, con l’esecuzione dell’inno di Mameli e della canzone “Bella Ciao”, quest’ultima anche nella lingua dei segni, grazie al coinvolgimento del Coro LIS. A fare da cornice, la partecipazione di numerosi cittadini, associazioni e rappresentanti istituzionali.

Nel suo intervento, il sindaco di Novara Alessandro Canelli ha ricordato l’importanza della ricorrenza, sottolineando come “80 anni dalla Liberazione” rappresentino non solo un traguardo storico, ma anche un richiamo attuale alla difesa dei valori democratici: «80 anni dalla conquista della libertà e della democrazia, valori che sono alla base della nostra Costituzione e che occorre continuare a perseguire e a coltivare senza mai darli per scontati. Buon anniversario della Liberazione!».

Molto apprezzata l'orazione ufficiale di Paolo Cattaneo, presidente dell'Istituto Storico della Resistenza Piero Fornara.

Polemiche per l'intervento del consigliere provinciale Gigantino

La mattinata, però, non è stata priva di tensioni. Durante la cerimonia, il consigliere provinciale Maurizio Gigantino ha tenuto un discorso che ha suscitato polemiche e momenti di contestazione. Alcuni passaggi del suo intervento sono stati ritenuti fuori luogo da parte di alcuni presenti, provocando dissenso e reazioni critiche. La contestazione si è manifestata con fischi e interruzioni, portando a una breve sospensione degli interventi ufficiali.

In seguito, diverse voci  hanno condannato le parole di Gigantino, definendole in contrasto con lo spirito della giornata e con i valori della Resistenza.

 

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