Novara avrà un garante delle persone con disabilità
Diventa concreta dopo un percorso durato più di due anni un'iniziativa nata con una mozione del dicembre 2022

Arriva in Consiglio comunale a Novara il prossimo 20 febbraio 2025 il regolamento per l’istituzione e il funzionamento del “Garante delle persone con disabilità”.
Novara avrà un garante delle persone con disabilità
Approda dunque in porto e, con il via libera al regolamento, diventa concreta dopo un percorso durato più di due anni una iniziativa nata con una mozione del dicembre 2022, poi, attraverso diverse traversie, trasformatasi in una modifica dello statuto approvata in Consiglio comunale con voto unanime.
Chi si considera orgogliosamente “papà” dell’iniziativa è il consigliere di Fratelli d’Italia Mauro Gigantino (nella foto) , che ricorda come l’idea abbia preso forma «dopo un confronto con Federico Riboldi, a quel tempo sindaco di Casale Monferrato, attualmente assessore alla Sanità della Regione Piemonte. Riboldi mi parlò dell'istituzione nel 2020 della figura del garante dei diritti per la disabilità in seno al Comune di Casale Monferrato che all’epoca era l'unica città del Piemonte ad aver istituito tale figura di carattere istituzionale».
Il regolamento
Una paternità rivendicata che è stata anche motivo di qualche screzio all’interno della maggioranza (Gigantino li chiama «siparietti»), ma che ora sembrano essere alle spalle: il testo del regolamento che andrà in aula è stato rivisto insieme alla segretaria generale e dovrebbe aver convinto tutti.
Il Garante – si legge nei primi articoli del regolamento - “è il punto di riferimento per le persone con disabilità, per la tutela dei loro diritti e degli interessi individuali o collettivi in materia di disabilità, senza peraltro sovrapporsi e/o sostituirsi ai competenti uffici dell’Amministrazione Comunale”.
Il regolamento stabilisce in dettaglio i compiti del Garante che, è specificato, agisce a titolo gratuito ed “è un organo monocratico, che opera in piena autonomia politica e amministrativa, con indipendenza di giudizio e valutazione e non viene sottoposto ad alcuna forma di controllo gerarchico o funzionale”: dovrà “promuovere la piena realizzazione dei diritti delle persone con disabilità, nonché l'integrazione e inclusione sociale delle stesse; recepire le istanze dei portatori di disabilità, temporanea o permanente; supportare e stimolare l'Amministrazione per il superamento di tutti gli ostacoli che impediscono la mobilità e la piena inclusione sociale delle persone con disabilità; migliorare i rapporti tra l’Amministrazione ed il cittadino disabile ed i servizi allo stesso erogati, favorendo e facilitando la più completa fruizione dei servizi offerti”. I destinatari del lavoro del Garante saranno “tutti coloro che risiedono, hanno stabile dimora o sono domiciliati temporaneamente nel territorio comunale, indipendentemente dalla nazionalità, la cui condizione di disabilità sia stata accertata ai sensi della legge 5.2.1992 n. 104”.
Il Garante sarà nominato dal Consiglio comunale con voto segreto, scegliendo in un elenco predisposto dal dirigente dei servizi sociali, che pubblicherà un avviso per la presentazione delle candidature. I candidati dovranno, tra l’altro, “essere in possesso di una comprovata e documentata competenza, professionalità ed esperienza nell'ambito delle attività di tutela e salvaguardia dei diritti delle persone con disabilità e di promozione dell'inclusione sociale delle stesse”.
Il garante durerà in carica tre anni e l’incarico è conferito per un massimo di due mandati, anche non consecutivi.