Maxi intervento

Novara, al via la trasformazione dell’ex Centro Sociale: nascerà una residenza universitaria con 171 posti letto

Un progetto da 14,65 milioni per riqualificare l’area di viale Giulio Cesare: previsti alloggi, spazi sportivi, aree verdi e servizi per gli studenti

Novara, al via la trasformazione dell’ex Centro Sociale: nascerà una residenza universitaria con 171 posti letto

Martedì 23 settembre, nella Sala consiliare del Comune di Novara, è stato presentato ufficialmente il progetto di riqualificazione dell’ex Centro Sociale di viale Giulio Cesare, destinato a diventare una residenza universitaria con 171 posti letto per studenti borsisti Edisu Piemonte.

Novara, al via la trasformazione dell’ex Centro Sociale

Alla conferenza stampa hanno preso parte il sindaco Alessandro Canelli, la presidente di Edisu Piemonte Roberta Piano, il rettore dell’Università del Piemonte Orientale Menico Rizzi, il presidente della Provincia Marco Caccia, la consigliera regionale Daniela Cameroni e gli assessori regionali novaresi Matteo Marnati e Marina Chiarelli.

A seguire si è svolta una visita al cantiere in viale Giulio Cesare 197.

Un progetto da 14,65 milioni di euro

Il progetto di riqualificazione della residenza, promosso da Edisu Piemonte con il sostegno di Regione Piemonte, Comune e provincia di Novara e università del Piemonte Orientale, è tra i vincitori del V bando della Legge 338/20000 con un investimento complessivo di 14,65 milioni.

I lavori prenderanno avvio nell’ottobre 2025 con termine previsto per l’inizio del 2028 e messa a bando dei posti letto dall’anno accademico 2028/29.

L’edificio, di proprietà del Comune e della Provincia, è stato concesso a Edisu Piemonte a titolo gratuito attraverso un diritto di superficie della durata di 25 anni.

Dalla memoria del passato a un polo per il futuro

Costruito negli anni Sessanta per ospitare i lavoratori migranti, l’ex Centro Sociale occupa un’area di 18mila metri quadri, comprendente tre fabbricati congiunti, campi sportivi e spazi verdi. L’idea originaria era quella di offrire non solo un luogo dove dormire, ma anche spazi sportivi e ricreativi. Abbandonato da decenni e oggetto di vandalismi e incendi, il complesso è ora al centro di un ambizioso intervento di rigenerazione.

Il progetto punta alla creazione di tre poli: residenziale, sportivo e naturalistico. Oltre ai 171 posti letto, la nuova residenza offrirà aule studio e riunioni, biblioteca, sala musica, zona fitness, cucina, lavanderia, caffetteria, aree verdi e un deposito bici coperto.

Impianti sportivi e sostenibilità

La parte sportiva sarà riqualificata con una piscina da 25 metri, un campo da calcio a cinque, un campo da tennis e uno da paddle. È inoltre prevista una significativa riqualificazione energetica, con interventi mirati alla sostenibilità e al contenimento dei consumi.

Una città sempre più universitaria

L’obiettivo principale del progetto, come rimarcato da tutti i presenti, è recuperare un’area dismessa e degradata e al contempo ampliare l’offerta abitativa per gli studenti, andando così a rafforzare la vocazione universitaria della città di Novara, grazie anche alla crescita dell’Università del Piemonte Orientale e alla collaborazione con gli enti territoriali.