Don Maurizio Medina lascia Nebbiuno per la parrocchia di Arona: la cerimonia congiunta con il 50° di sacerdozio di don Luigi Marchetti, coadiutore delle parrocchie del Vergante.
Nebbiuno saluta don Maurizio Medina e celebra i 50 anni di sacerdozio di don Luigi Marchetti
Un’occasione per celebrare due personalità che hanno fatto del bene al paese. Domenica 14 settembre nella chiesa parrocchiale nebbiunese di San Giorgio molti fedeli hanno salutato il parroco don Maurizio Medina, il quale sta per lasciare l’incarico per andare ad amministrare la parrocchia di Arona. Sono stati dunque festeggiati i 50 anni di ordinazione sacerdotale di don Luigi Marchetti, coadiutore delle parrocchie del Vergante. Hanno infatti partecipato anche i fedeli delle frazioni, oltre a diversi colazzesi e pisanesi. Hanno preso parte all’iniziativa i sindaci Fabrizio Favino (Nebbiuno), Corrado Riboni (Colazza) e Piergiulio Alesina (Pisano), oltre ai rappresentanti del Gruppo Alpini locale e a quelli dell’associazione Insieme si può. Don Medina, originario di Borgomanero, giunse a Nebbiuno 11 anni fa da Brolo di Nonio.
«Sono due persone speciali da ringraziare – commenta Gian Battista Bertoli, uno dei partecipanti – don Luigi lasciò dopo 12 anni la parrocchia di Romentino e da 4 anni è qui. Non si è risparmiato fra tante parrocchie, anche Ghevio di Meina e le frazioni di Lesa, è un interprete attivo del ministero dell’ascolto. Gli abbiamo donato il libro intitolato “I diari del provinciale” di Federico Quaranta. La sua apertura all’ascolto e al confronto ha creato uno spazio sicuro per molti. Don Maurizio invece intraprende un nuovo cammino, gli dobbiamo riconoscenza e affetto. Ha dimostrato impegno straordinario nella ristrutturazione degli edifici della parrocchia. Sono diventati luoghi di incontro per la comunità e alloggi per chi ne ha bisogno. Ricordiamo il suo incarico per 10 anni come presidente della Fondazione Taglietti per la casa di riposo nebbiunese. La memoria va in particolare al periodo del Covid, con i rischi di salute che si è preso. Come si è speso per gli edifici della Chisa, così ha fatto per l’anima delle persone. Sappiamo che la sua prossima missione rappresenta un’importante oggettiva promozione e la sua intelligenza è stata riconosciuta e valorizzata grazie al ruolo di docente di Teologia all’Università Cattolica di Milano. Che dire poi del suo impegno per i giovani? Dalle sue omelie si tornava a casa con un messaggio e delle riflessioni. Gli abbiamo consegnato una bicicletta, che simboleggia il viaggio verso nuove avventure. Ci ha detto che non esiste zona più bella nella Diocesi di Novara come i paesi del Vergante».
Domenica 5 ottobre don Alberto Bovio assumerà il ruolo di nuovo parroco di Nebbiuno.