La questione dei luoghi di preghiera islamici a Trecate torna al centro dell’attenzione politica.
Moschea a Trecate e preghiera nei capannoni: interviene la Lega
Secondo quanto segnalato da Alessandro Pasca, segretario della sezione Ovest Ticino della Lega, alcuni capannoni di corso Roma e via De Gasperi sarebbero utilizzati da fedeli islamici come spazi per la preghiera. In parallelo, sarebbero circolate iniziative di raccolta fondi finalizzate alla realizzazione di una moschea.
«Quando si parla di luoghi che accolgono numerose persone, di raccolte fondi per l’acquisto o la costruzione di un nuovo edificio religioso, la prima domanda da porsi è semplice: tutto sta avvenendo nel rispetto delle regole?» dichiara Pasca, sottolineando l’esigenza di trasparenza e legalità.
Per fare chiarezza, Pasca ha presentato un’istanza di accesso civico al Comune, richiedendo documenti come SCIA antincendio, certificati di prevenzione incendi, piani di evacuazione, eventuali prescrizioni in materia di sicurezza impartite da ASL e Vigili del Fuoco, oltre ai titoli di proprietà o contratti relativi agli immobili. Secondo il segretario le informazioni richieste «non riguardano curiosità private, ma la sicurezza pubblica e la legalità di spazi frequentati da numerose persone».
Il Comune, tuttavia, avrebbe respinto la richiesta «senza concedere nemmeno un documento», osserva Pasca, che ha annunciato la presentazione di un’istanza di riesame al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza del Comune di Trecate.
Nel comunicato, Pasca richiama anche la posizione storica della Lega:
«Già nel 2018 abbiamo fermato il progetto della grande moschea di Trecate e anche oggi la nostra posizione non cambia: non possiamo permettere che sul nostro territorio nascano situazioni poco chiare o non rispettose delle regole. La Lega è e sarà sempre contraria alla costruzione della moschea di Trecate»