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Mariateresa Moro è la nuova Presidente del Rotary Club Pallanza Stresa

"Daremo spazio sia ai nuovi soci, con momenti dedicati all’accoglienza e all’inserimento, sia ai soci storici, la cui esperienza è una risorsa preziosa"

Mariateresa Moro è la nuova Presidente del Rotary Club Pallanza Stresa
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Giugno 2025, Mariateresa Moro assume ufficialmente la Presidenza del Rotary Club Pallanza Stresa per l’anno rotariano 2025/2026. Nel solco dei principi rotariani – “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, “Creare speranza nel mondo”, “Costruire ponti tra le comunità” – la nuova Presidente ha tracciato un percorso chiaro, in cui la centralità della persona, la conoscenza del territorio e il servizio concreto saranno i pilastri dell’intero anno sociale.

La nuova presidente

Mariateresa Moro punta a rendere il Rotary un punto di riferimento sempre più visibile e attivo. Le sue linee guida pongono l’accento sull’inclusione e il sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione, sulla promozione della cultura e dell’arte, sulla valorizzazione delle eccellenze locali e su una formazione continua per soci nuovi e storici. Una particolare attenzione sarà riservata anche ai giovani, con progetti a loro dedicati e una riflessione
seria sui bisogni delle famiglie del territorio.

 

Presidente Moro, come descriverebbe l’impronta che vuole dare al suo anno rotariano?

Il mio obiettivo è rafforzare il legame tra il Rotary e il territorio, rendendoci protagonisti di un cambiamento che parta dal basso, dalla conoscenza diretta del territorio e delle sue difficoltà ma anche delle risorse. Vogliamo promuovere un Rotary che ascolta, che agisce, che si mette a disposizione della comunità con progetti concreti e mirati. Non si tratta solo di aiutare, ma di farlo in modo competente e sensibile.

Il territorio è al centro delle vostre iniziative. Come intendete valorizzarlo?

Il programma di quest’anno prevede numerose attività volte a riscoprire il valore storico, culturale e produttivo del nostro territorio. Collaboreremo con realtà come il Museo del Paesaggio, il Parco Nazionale Val Grande, il Centro Studi Internazionali, IL GAL Laghi e Monti, la Fondazione Comunitaria del Vco, Teatro Natura ed alcune imprese private. Riscopriremo luoghi e tradizioni che parlano di noi, per renderli ancora più vivi e accessibili. Ma guarderemo anche all’innovazione, come dimostra la nostra attenzione verso temi attuali come l’intelligenza artificiale o la sostenibilità.

Quali sono i progetti sociali su cui puntate maggiormente?

Ne cito uno su tutti: il District Food Box, che prevede la raccolta di generi alimentari a sostegno delle famiglie in difficoltà, in collaborazione con enti di volontariato e la Caritas. Ma ci sarà anche la settimana solidale "Un piatto, un sorriso", in cui i nostri soci serviranno in prima persona nei centri di accoglienza.
Organizzeremo esperienze immersive come la “Cena al buio”, per stimolare empatia e riflessione sulle fragilità invisibili. L’idea è sempre quella di un Rotary che si mette al servizio, con gesti semplici ma profondi.

I giovani rappresentano una priorità per il Club?

Assolutamente sì. Abbiamo in programma di prendere spunto dalla mappatura dei bisogni giovanili, realizzata dalla Fondazione Comunitaria VCO in collaborazione con altri enti e associazioni pubbliche e private come CISS e Associazione 21 Marzo, per orientare le nostre azioni. Il nostro obiettivo è ascoltare i giovani, coinvolgerli attivamente e aiutarli a costruire il proprio futuro qui, anche in quelle aree che spesso sono considerate marginali. Stiamo valutando l'istituzione di una borsa di studio, ma soprattutto vogliamo creare spazi di confronto e opportunità di crescita.

E sul fronte della formazione interna?

Daremo spazio sia ai nuovi soci, con momenti dedicati all’accoglienza e all’inserimento, sia ai soci storici, la cui esperienza è una risorsa preziosa. Organizzeremo incontri su temi attuali, dalla cybersecurity all’intelligenza artificiale, la storia del Rotary e le tecniche di comunicazione. Vogliamo un Club che apprende, che si interroga e che cresce insieme, mantenendo sempre viva la propria identità.

Un messaggio conclusivo per i soci e per la comunità?

L’augurio è quello di vivere insieme un anno di relazioni autentiche, di impegno e di entusiasmo. Il Rotary, per me, è un luogo dove le persone si uniscono per fare del bene in modo concreto, intelligente e condiviso. Spero che ogni iniziativa del nostro anno possa essere un’occasione per costruire comunità, creare connessioni vere e offrire speranza. È questo il senso profondo del nostro motto: “Creiamo speranza nel mondo”.