Ricordo

L'omaggio di Novara al questore Palatucci: salvò dalla deportazione molti ebrei

Nell'area verde adiacente la Questura è stato piantato e benedetto un albero di ulivo in ricordo del funzionario morto nel campo di Dachau

L'omaggio di Novara al questore Palatucci: salvò dalla deportazione molti ebrei
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Il funzionario è stato ricordato con due cerimonie nelle giornate del 10 e del 12 febbraio a Novara.

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La cerimonia di domenica 10

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La commemorazione di mercoledì 12 con la piantumazione dell'ulivo

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Giovanni Palatucci

L'omaggio di Novara al questore Palatucci

"Il suo programma di vita era di esserci per gli altri. Quello che vuole essere la Polizia di Stato". Il questore di Novara Fabrizio La Vigna ha sintetizzato così, ieri mattina, mercoledì 12 febbraio 2025, la figura di Giovanni Palatucci, già Questore di Fiume, morto nel 1945 nel campo di concentramento nazista di Dachau, Medaglia d’Oro al Merito Civile e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”, per aver salvato dalla deportazione molti ebrei stranieri e italiani.

Per ricordare il suo sacrificio, lunedì 10 febbraio, giorno in cui ricorreva l’anniversario della morte del funzionario di pubblica Sicurezza, si era svolta presso il cippo commemorativo, situato nel piazzale antistante alla Caserma “Aliano Bracci”, denominato “Largo Giovanni Palatucci”, una cerimonia commemorativa con un momento di preghiera a cura del cappellano della Polizia di Stato e la deposizione di un cuscino di fiori, alla presenza del questore e del prefetto.

Mercoledì mattina nell’area verde adiacente alla Questura tra largo Biagio Franco e via Mora e Gibin si è svolta un’altra cerimonia commemorativa nel corso della quale è stato piantato e benedetto un albero di ulivo, dedicato a Palatucci.

Parlando dell’ulivo il questore La Vigna ha aggiunto: «L'ulivo sia simbolo di resistenza anche per le generazioni future e di ricordo». A benedire l’albero è stato il vescovo di Novara monsignor Franco Giulio Brambilla che ha evidenziato come la figura di Palatucci sia l’esempio «che far rispettare la legge non significa assopire la libertà della coscienza».

Commenti
francesco

Gran bel pensiero da parte della Questura di Novara e del suo massimo Dirigente Dott.Fabrizio La Vigna. Riverente pensiero per colui che ha salvato dalla deportazione molte vite umane, e riconosciuto “Giusto tra le Nazioni”; per i credenti è ora nella gloria dei cieli. Speriamo che questo gesto terreno, dell'ulivo in suo ricordo quale albero della vita, venga "accudito" nella sua crescita: acqua periodo estivo, piccola recinzione intorno a esso, onde prevenire vandalismi oramai sempre presenti, e non meno la copertura mesi invernali delle sue fronde, perchè pianta mediterranea dai climi caldi estramamente sensibile alle perfrigerazioni.

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