Stanno per partire i nuovi bandi per le esperienze con l’associazione Intercultura. Ecco i racconti di due giovani attualmente coinvolte nel progetto di scambio culturale.
Una giovane di Gozzano in Argentina
C’è anche una ragazza di Gozzano, Ida Floro, tra le giovani partecipanti ai programmi di Intercultura, un’associazione che quest’anno festeggia il suo settantesimo compleanno e che da decenni organizza scambi culturali in 50 diverse destinazioni nel mondo. “Lo scopo – dice Beatrice Rossi, responsabile dei programmi all’estero della sezione novarese dell’associazione – è quello di dare la possibilità a quante più persone possibili di diventare cittadini e cittadine del mondo. Con queste esperienze si impara a fare i conti con una diversità che diventa ricchezza e si stringono legami importanti con persone che hanno background completamente differenti. L’idea è quella di migliorare il mondo, una persona alla volta”.
Ida Floro è una studentessa del liceo Galilei di Gozzano e da poco più di un mese è in Argentina con un programma annuale. “E’ già passato un mese dal mio arrivo qui – dice – ed è incredibile come in così poco tempo si riescono a creare legami che sono già sicura dureranno per un sacco di tempo. Sono a Reconquista, in provincia di Santa Fe, che si trova nel nord dell’Argentina, e sono capitata in una famiglia fantastica, non potevo chiedere di meglio! La mia famiglia ospitante è composta da mia mamma Anabela, mio papà Guillermo, mia sorella di 16 anni Sofia, e la piccolina di 4 anni, Josefina. Ho anche trovato degli amici dolcissimi e ho conosciuto dei ragazzi stranieri che stanno facendo la mia stessa esperienza qui nel mio stesso paese. Per esempio ho legato tantissimo con Brooklyn, una ragazza della Nuova Zelanda che ormai penso sia una tra le mie amiche più care qui! Il 27 settembre ho anche festeggiato il mio 17esimo compleanno con tutti loro ed è stato stupendo. Questo è un po’ il riassunto del mio primo mese in Argentina, tutto ciò grazie alla borsa di studio ottenuta. Non smetterò mai di essere grata a Intercultura per questa incredibile opportunità”.
La castellettese Giulia è in Honduras
Ai programmi di Intercultura si può infatti accedere attraverso una borsa di studio come quella che è stata assegnata a Ida, o investendo nei programmi dell’associazione, che hanno durate diverse, anche trimestrali e bimestrali. Al progetto partecipa in questo momento anche una giovane di Castelletto, Giulia Picchi, che è volata in Honduras. “Sono arrivata qui in Honduras il 21 agosto – dice – e da subito ho notato la forte differenza con l’Italia. Appena si esce dall’aeroporto ci si trova davanti uno spettacolo di natura quasi surreale, per quanto è bello. I primi due giorni siamo stati a San Pedro Sula per la prima formazione (il campo di benvenuto). Quei giorni sono stati i più difficili, perché stavo piano piano realizzando tutto, ma con la compagnia del gruppo e di Andrea (il volontario che ci ha accompagnato dall’Italia) sono comunque stati stupendi. Il 22 sera sono arrivata a casa della mia famiglia a Choluteca, che dà sull’oceano pacifico, ma per impegni lavorativi i miei sono dovuti partire quella stessa notte per una settimana lasciandomi con i nonni e i miei due fratelli ospitanti (Maria Carla di 10 anni e Carlos Junior di 5). I primi due giorni a casa nuova sono stati molto calmi in quanto sono uscita solo per comprare la divisa per la scuola e il materiale scolastico. Il lunedì inizio la scuola e letteralmente panico: compagni nuovi, lingua e prof nuovi. Per fortuna, i miei compagni di classe sono spettacolari a dire poco, hanno un senso dell’accoglienza enorme e fin da subito mi hanno fatta sentire parte di qualcosa più grande di me. Il tempo sta passando davvero in fretta, anche più di quanto vorrei, perché ad oggi è già più di un mese che ho iniziato questa avventura stupenda che mi sta facendo scoprire aspetti di me che non conoscevo e che mi sta facendo crescere moltissimo. In questo mese, ho visitato Tegucigalpa (la capitale), siamo andati a mangiare cibo tipico, sono andata al cinema con le mie prime amiche. Ho assistito al Dia del niño che mi ha fatto capire quanto davvero noi in Italia abbiamo in confronto ad altre persone; ho fatto il mio primo giuramento alla bandiera e ho cantato e imparato l’inno. Sono andata a vedere la prima partita di basket e di pallavolo. Ho stretto un bellissimo rapporto con tutta la famiglia che mi sta facendo davvero sentire a casa aiutandomi a colmare quel vuoto che inevitabilmente senti stando lontana da casa”.
Sabato 18 ci sarà spazio per una presentazione pubblica del progetto a Novara
Per chi volesse aderire ai programmi dell’associazione c’è tempo fino al 10 novembre per presentare la propria domanda sul sito www.intercultura.it. Il concorso è rivolto a studenti e studentesse delle scuole superiori nati tra il 1° luglio 2008 e il 31 agosto 2011. I programmi si svolgono in 50 diverse destinazioni e permettono agli studenti di frequentare una scuola all’estero e vivere con una famiglia locale. Prima di partire i ragazzi devono superare una selezione, nel corso della quale si valuta anche l’aspetto caratteriale e attitudinale. Intercultura ospita sul territorio del Novarese numerosi ragazzi provenienti dall’estero e collabora con le scuole della zona. Il 18 ottobre inoltre, alle 17 alla Fondazione Faraggiana di Novara, è previsto un incontro pubblico rivolto a genitori e studenti con i volontari del territorio. Interverranno anche gli studenti di Novara appena rientrati da un’esperienza di studio all’estero, pronti a condividere la loro testimonianza. L’incontro è gratuito. Per partecipare, è gradita la registrazione a questo link.