Iniziativa

“La vita non si beve”: al Convitto Carlo Alberto di Novara il progetto per educare alla sicurezza e alla prevenzione

Inaugurata l’edizione 2025/2026, con la partecipazione del testimonial del Ministero dell’Interno Silvio Buttazzoni e la collaborazione di Prefettura, Forze dell’Ordine e Asl

“La vita non si beve”: al Convitto Carlo Alberto di Novara il progetto per educare alla sicurezza e alla prevenzione

È ripartito da Novara, nella mattinata di lunedì 27 ottobre, il progetto “La vita non si beve”, promosso dalla Prefettura di Novara in collaborazione con Polizia Stradale, Arma dei Carabinieri, Servizio di Emergenza Sanitaria 118 e Ser.D. dell’ASL di Novara.

“La vita non si beve” al Convitto Carlo Alberto di Novara

L’appuntamento inaugurale si è tenuto nell’auditorium del Convitto “Carlo Alberto”, alla presenza delle classi quinte delle scuole superiori della provincia.

L’iniziativa, giunta al quarto anno, mira a rafforzare tra i giovani la cultura della legalità, della sicurezza stradale e della prevenzione delle dipendenze, attraverso un confronto diretto con le istituzioni che ogni giorno operano sul territorio.

Il messaggio di Silvio Buttazzoni

Protagonista della giornata è stato Silvio Buttazzoni, Sostituto Commissario in congedo e testimonial del Ministero dell’Interno per la campagna nazionale 2024 “Fermiamo questa strage”.

Da anni impegnato in un’intensa attività di divulgazione nelle scuole, Buttazzoni ha condiviso con i ragazzi esperienze, dati e riflessioni concrete sugli effetti delle scelte irresponsabili alla guida, sottolineando quanto una sola distrazione possa cambiare per sempre la vita di una persona e di chi le sta accanto.

Le parole del Prefetto

Il Prefetto di Novara, Francesco Garsia, ha commentato:

“Anche in questa occasione il progetto La vita non si beve offrirà alle studentesse e agli studenti la possibilità di acquisire utili conoscenze sui giusti comportamenti da tenere alla guida e sui rischi delle dipendenze, prendendo ulteriore spunto dall’esperienza del testimonial nazionale, nella sua duplice prospettiva di operatore del settore e testimone diretto della drammaticità delle morti su strada.”

Un richiamo alla consapevolezza

Dalla pagina social del Convitto è arrivato un messaggio forte e diretto rivolto ai ragazzi:

“La libertà di muoversi è bellissima, ma la vera libertà è scegliere con consapevolezza. Basta un attimo per perdere il bene più prezioso: la vita.”

Con il coinvolgimento di istituzioni, operatori sanitari e forze dell’ordine, La vita non si beve continua così a rappresentare un punto di riferimento per la formazione civica e la sicurezza dei giovani novaresi, unendo educazione, testimonianza e prevenzione in un unico, importante percorso.