Intervento

Inaugurata la Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame dopo la riqualificazione

Un nuovo inizio per uno degli ecosistemi più importanti del territorio Novarese

Inaugurata la Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame dopo la riqualificazione

Nella mattinata di giovedì 18 settembre si è tenuta la cerimonia di inaugurazione della Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame, al termine di un articolato intervento di riqualificazione ambientale e strutturale.

Inaugurata la Riserva Naturale della Palude di Casalbeltrame

L’intervento ha restituito nuova vita a un’area protetta di straordinario valore naturalistico e strategico, che si estende su oltre 640 ettari ed è un nodo cruciale lungo le rotte migratorie tra il Ticino e il Sesia.

Alla cerimonia erano presenti Erika Vallera, Commissaria dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore; il sindaco di San Pietro Mosezzo Giuseppe Brognoli, in rappresentanza dell’Amministrazione che ha messo a disposizione i fondi di compensazione utilizzati per la riqualificazione, e i sindaci dei Comuni di Biandrate Luciano Pigat, di Casalbeltrame Francesco Maura e di Casalino Sergio Ferrari, con il tecnico architetto Leonardo Oprandi in rappresentanza di Techbau S.p.A. che ha eseguito le opere su incarico privato.

Presente anche Pietro Palmieri qualità di consigliere delegato della Provincia di Novara ed Annamaria Fagnoni in rappresentanza dell’ATL Terre Alto Piemonte.

Grande protagonista dell’inaugurazione è stata la comunità scolastica, rappresentata da due classi della scuola di San Pietro Mosezzo, coinvolte in attività didattiche legate all’educazione ambientale, che sarà uno dei pilastri della nuova fase di valorizzazione della Riserva. La scuola ha raggiunto la Riserva a bordo del nuovo pulmino elettrico acquistato nell’ambito del progetto.

In coerenza con le direttive europee “Habitat” e “Uccelli” (Rete Natura 2000), sono stati realizzati significativi interventi diretti di miglioramento ecologico:
• Eradicazione di specie vegetali invasive (come Acer negundo e Quercus rubra)Traslocazione della carpa comune (Cyprinus carpio), specie alloctona dannosa per gli ambienti umidi;
• Rimozione della testuggine esotica Trachemys scripta;
• Ripristino di zone umide interne, con miglioramento dell’habitat riproduttivo del tritone crestato italiano (Triturus carnifex).

Queste azioni favoriscono la conservazione delle specie protette e accrescono la resilienza dell’intero ecosistema.

Durante l’intervento inaugurale, la Commissaria Vallera ha sottolineato l’importanza strategica e simbolica del progetto:

“L’inaugurazione di oggi è motivo di orgoglio e soddisfazione perché questa area, già un gioiello del nostro territorio, aveva bisogno di tornare a brillare. L’intervento realizzato rappresenta molto più di un semplice recupero: è il risultato virtuoso di una collaborazione tra istituzioni pubbliche e soggetti privati, che ringrazio profondamente. Un ringraziamento particolare va al Comune di San Pietro Mosezzo per la scelta – tutt’altro che scontata – di destinare parte dei fondi di compensazione a quest’area, rendendo possibile il recupero strutturale e naturalistico. La presenza delle scuole oggi è fondamentale: l’educazione ambientale è il seme da cui nascerà il senso civico ecologico di domani. Questa Riserva è ora più pronta: pronta ad accogliere la fauna selvatica, ma anche cittadini, studiosi, visitatori e soprattutto le scuole. Spero proprio che da oggi si possa dare avvio ad una nuova pagina per la Palude di Casalbeltrame.”

Dichiara la Direttrice dell’Ente Parco Monica Perroni:

“Con questo intervento abbiamo voluto dare luce al ruolo degli Enti Parco come veri e propri laboratori e officine di pratiche per la sostenibilità ambientale. Crediamo fortemente che il nostro compito non si esaurisca nella tutela delle aree protette, ma si estenda anche alla regia di interventi di compensazione ambientale nei territori limitrofi, promuovendo così una visione integrata e responsabile del paesaggio. In questo caso, all’interno della nostra area protetta, siamo riusciti a coniugare in maniera equilibrata interventi diretti e indiretti, dimostrando come sia possibile agire con efficacia e coerenza nel rispetto dell’ambiente.”

Dopo il taglio del nastro i presenti hanno visitato l’area guidati dai guardiaparco dell’ente di gestione che hanno mostrato le zone umide e la fauna presente e dagli inanellatori che hanno mostrato le operazioni di inanellamento scientifico che si svolgono presso la palude.

Fra i prossimi appuntamenti si segnala Ali nella natura, una visita guidata a cura del FAI di Novara per scoprire la storia dell’Oasi e osservare da vicino la pratica dell’inanellamento a scopo scientifico (Per informazioni: e-mail novara@delegazionefai.fondoambiente.it)