I dati

Il Piemonte è al 7° posto per riciclo di RAEE: Novara quarta in regione

Ogni piemontese ricicla 5 kili e 780 grammi di Raee l'anno, sotto la media nazionale che è 6 kili e 120

Il Piemonte è al 7° posto per riciclo di RAEE: Novara quarta in regione
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Conferenza stampa in Regione su “La gestione dei RAEE in Piemonte: presentazione dei risultati della raccolta dei rifiuti elettronici nel 2022” alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente e di Fabrizio Longoni, direttore generale del CdC RAEE, l’ente che si occupa del ritiro, della raccolta e della gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) a livello nazionale.

I dati

Il momento di lavoro è stata l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della raccolta di rifiuti elettronici sul territorio regionale, evidenziandone criticità, ma anche punti di forza. Sono stati proposti inoltre spunti di riflessione e possibili azioni per la promozione sul territorio e tra i cittadini della raccolta differenziata dei RAEE.

L’assessore regionale all’Ambiente ha evidenziato che a breve, in Consiglio regionale approderà la discussione del nuovo piano regionale dei rifiuti che spazia su vari aspetti, tra i quali, fondamentale, quello del recupero e del riciclo dei rifiuti nell’ottica del passaggio da un’economia lineare ad una circolare, con la creazione di una filiera che porterà non solo nuova impiantistica ma anche alla creazione di nuovi posti di lavoro. Si sta ragionando per creare in Piemonte un hub nazionale per il riciclo delle batterie al litio e dei pannelli fotovoltaici. Il Piemonte, nonostante il calo nazionale mostrato per la raccolta dei RAEE, mantiene comunque una posizione migliore rispetto alle altre regioni del Nord. La Regione ha un programma di investimento, che partirà inizialmente con i fondi del PNRR e con quelli del FESR. Sul PNRR, la forma più sostanziosa di investimento, la Regione Piemonte ottiene un grande risultato: su un totale di 150 milioni di euro stanziati a livello nazionale, infatti, poco meno di un quinto – ovvero 28, 6 milioni di euro – ricadrà sulla nostra regione; fondi che saranno dedicati a potenziare la raccolta differenziata e realizzare, o implementare, nuovi centri di raccolta dei rifiuti, con specifica attenzione ai RAEE di provenienza domestica. Sul FESR (Fondi europei di sviluppo regionale), dove sono destinati 40 milioni di euro, l’obiettivo della Regione Piemonte è quello, entro il 2023, di far partire le misure per avviare bandi destinati all’economia circolare. Dei 40 milioni, 20 sono destinati alle tecnologie per migliorare il riciclo dei rifiuti e 20 per ridurre gli stessi e recuperare al meglio gli scarti.

I volumi nelle province

La riduzione dei volumi regionali tocca quasi tutti i raggruppamenti nei quali vengono suddivisi e raccolti i rifiuti tecnologici, il calo è però inferiore a quello registrato dai singoli raggruppamenti a livello nazionale. Fa eccezione freddo e clima (R1) la cui raccolta cresce dell’1,5% per un totale di 7.453 tonnellate, in controtendenza rispetto alla flessione registrata a livello nazionale (-0,7%).

Il raggruppamento grandi bianchi (R2) perde il 7,4% e scende a 7.672 tonnellate che continuano a essere i maggiori quantitativi raccolti a livello regionale con un peso del 31,2% sul totale raccolto.

Tv e apparecchi con schermi (R3) segna il -14,7% in meno rispetto al 2021, per un totale di 4.703 tonnellate.

I volumi di elettronica di consumo e piccoli elettrodomestici (R4) registrano una flessione del 4,5% per un totale di 4.673 tonnellate. La raccolta di sorgenti luminose (R5) si ferma a 119 tonnellate, in calo del 3,1% rispetto al 2021.

Raccolta per province

Secondo posto per la provincia di Cuneo con 3.753 tonnellate, terzo per Alessandria con 2.437 tonnellate tallonata da Novara con 2.353 tonnellate.

Sono tutte al di sotto delle 1.500 tonnellate le raccolte delle restanti province: 1.403 tonnellate per Verbano-Cusio-Ossola, seguono Vercelli con 1.131 tonnellate e Asti con 1.128 tonnellate il cui risultato al contrario è in crescita del 40,5%. Fanalino di coda con 711 tonnellate è la provincia di Biella.

Pro capite per province

In termini di raccolta pro capite, Verbano-Cusio-Ossola conferma il primato regionale con 9,10 kg/ab, nonostante una flessione del 2,7% rispetto al 2021, tra le più contenute a livello nazionale, che le consente di posizionarsi al 13° posto della classifica italiana.

Vercelli a sua volta si conferma seconda con 6,81 kg/ab. Entrambe le province hanno un dato superiore alla media pro capite del Nord Italia (6,72 kg/ab), al pari di Novara con 6,50 kg/ab e di Cuneo con 6,47 kg/ab.

La provincia di Alessandria si ferma a 5,98 kg/ab, mentre Asti raggiunge i 5,42 kg/ab. Segue la provincia di Torino con 5,3 kg per abitante. Meno fa solo la provincia di Biella con 4,18 kg/ab.

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