Il novarese Lanzo nel consiglio del Museo nazionale dell'arte digitale
Istituito dal ministro della Cultura nel 2021, avrà sede a Milano, negli spazi liberty dell’ex Albergo Diurno di Porta Venezia
L’avvocato novarese Riccardo Lanzo nominato componente del Consiglio d’amministrazione del Museo nazionale dell’arte digitale. Una nomina decisa dal ministro della Cultura in accordo con il ministro dell’Economia e delle Finanze.
Un anno di risultati importanti
Lanzo proprio quest’anno è stato insignito del premio Miglior avvocato dell’anno IP (o proprietà intellettuale) in occasione della cerimonia Legalcommunity Italian Awards 2023 a Roma, per le sue “notevoli capacità tecniche e un’attitudine di team leader, i clienti ne apprezzano la risolutezza e mentalità problem-solving. Guida un team competitivo in grado di affrontare operazioni complicate e rapportarsi con clienti in vetta al mercato”. E ancora, avvocato dell’anno NFTs in quanto ha seguito un’importante negoziazione per lo sfruttamento dei diritti d’immagine tramite Non-Fungible Tokens.
Cultura e digitale, dunque, strettamente connessi, che fanno del professionista novarese uno dei massimi esperti del settore. “Questa nomina per me rappresenta un ulteriore riconoscimento del valore del mio lavoro e nello stesso tempo un grande onore” commenta Lanzo.
Cos'è il Museo dell'arte digitale
Il Museo nazionale dell’arte digitale è uno dei più recenti musei autonomi istituiti dal ministro della Cultura il 24 giugno 2021. Affidato alla direzione di Ilaria Bonacossa, storica dell'arte e curatrice, già direttrice di Artissima di Torino, avrà sede a Milano, negli spazi liberty dell’ex Albergo Diurno di Porta Venezia, disegnato da Piero Portaluppi nel 1925, di proprietà del Comune di Milano. La ristrutturazione degli spazi e l’allestimento del nuovo museo saranno completati per il 2026, per creare un polo digitale per le sperimentazioni d’arte d’avanguardia, in sinergia con Meet – Digital Culture Center.
Il Museo presenterà installazioni temporanee create ad hoc negli spazi storici e opere della sua collezione permanente, sviluppata in fieri, per documentare la storia dell’arte contemporanea attraverso le trasformazioni digitali, aprendosi a linguaggi universali capaci di unire generazioni e far comunicare attraverso l’arte la possibilità di diventare cittadini digitali consapevoli.
A partire dal 2022 ha già sviluppato e programmato diverse iniziative. La prima, in collaborazione con Meet – Digital Culture Center, è stato il convegno europeo “The new Atlas of digital art” (23-25 giugno 2022), poi prestigiosa collaborazione con il MAXXI di Roma, per la mostra Digital Antibodies (6 dicembre 2022- 26 febbraio 2023) e con la Direzione regionale Musei Lombardia, con la quale si sta progettando per l’estate 2023 un’installazione temporanea presso il castello Scaligero di Sirmione, in occasione di Bergamo-Brescia capitali della cultura 2023.