Gli spazi storici del De Pagave tornano finalmente a nuova vita grazie all’apertura di Housing Novara, il nuovo presidio sociale realizzato con i fondi PNRR, di proprietà del Comune e gestito da Nuova Assistenza.
Housing Novara apre al De Pagave
La struttura, inaugurata il 9 dicembre 2025 alla presenza del sindaco Alessandro Canelli, dell’assessore alle Politiche Sociali Teresa Armienti e del prefetto di Novara Francesco Garsia, diventa un punto di riferimento per l’accoglienza delle fragilità e per l’avvio di percorsi verso l’autonomia abitativa.
Housing Novara mette a disposizione 10 alloggi, progettati per fronteggiare situazioni complesse e favorire nuovi inizi:
- 2 appartamenti per persone con disabilità, pensati per accompagnare verso una maggiore autonomia;
- 2 unità di emergenza, destinate a chi si trova improvvisamente senza un alloggio sicuro;
- 6 alloggi per donne sole, donne con bambini, senzatetto o single in difficoltà, per offrire riparo, stabilità e un percorso di sostegno.
La struttura comprende inoltre un salone comune e uno spazio dedicato agli educatori, dove si sviluppano attività di accompagnamento, ascolto e progettazione individuale.
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“Un progetto che riporta il De Pagave al centro della rete cittadina di protezione sociale, restituendo alla città spazi di cura, accoglienza e nuova quotidianità” fanno sapere da Nuova Assistenza.
Canelli: “Il De Pagave riprende vita dopo decenni”
Il sindaco Canelli ha sottolineato l’importanza strategica del progetto per la città:
«Dieci mini alloggi di emergenza per donne sole o con bambini, per senzatetto e per disabili che vogliano riconquistare la loro autonomia abitativa. Con i primi lavori di riqualificazione, la parte storica del De Pagave riprende vita: un luogo che, da tanti tanti anni, aspettava una destinazione definitiva. Ma non è finita qui, perché abbiamo già le risorse per procedere a un’ulteriore fase di rigenerazione del primo piano, dove sorgeranno altri servizi legati all’emergenza e alle persone fragili. Un patrimonio sociale importantissimo per la nostra comunità».