Tradizione

Faccioretti e Nissotti paladini della novaresità: la premiazione

All’Arengo del Broletto la cerimonia del Premio Tacchini: riconoscimento alle figure che custodiscono l’identità locale

Faccioretti e Nissotti paladini della novaresità: la premiazione
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Due volti simbolo della cultura e delle tradizioni novaresi, Marco Faccioretti e Paolo Nissotti, sono i vincitori del “Premio Tacchini” 2024.

Faccioretti e Nissotti paladini della novaresità

Il riconoscimento, istituito nel 2004 e storicamente legato al Carnevale, è stato consegnato per la prima volta all’Arengo del Broletto, nel corso di una cerimonia tenutasi venerdì pomeriggio, 11 aprile.

«Il Premio Tacchini è un omaggio a chi incarna lo spirito della novaresità – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Luca Piantanida – e quest’anno è stato attribuito a due persone che Novara ha davvero nel cuore. Marco Faccioretti, ideatore della storica Fiera di Novara, e Paolo Nissotti, con le sue poesie, racconti e l’amore per le nostre tradizioni».

A spiegare il significato più profondo dell’iniziativa è stato Silvano Crepaldi della Consulta della novaresità, promotrice del premio: «Vogliamo riconoscere il valore di chi lavora per mantenere viva l’identità culturale della nostra città, contro la tendenza della società moderna a disperdere il senso di appartenenza. Proteggere il dialetto e la cultura locale è la nostra missione».

Durante l’evento sono state lette due poesie della poetessa Luisa Falzoni, “L’Angiulina da Pòrta Murtara” e “Il Pedar baloss”, e il coro Cantalera ha eseguito brani della tradizione musicale novarese.

Le motivazioni del premio sono state affidate alla voce di Gianfranco Pavesi, che ha ricordato i meriti dei due premiati. Faccioretti è stato definito «un visionario, l’uomo delle sfide», artefice della rinascita del Carnevale novarese nel 1981 e protagonista di due Guinness World Records: la torta più lunga del mondo e il coro di bambini più numeroso mai riunito, con 2500 piccoli cantori.

Paolo Nissotti, attore e intrattenitore, è stato premiato per l’impegno costante nella promozione del dialetto e nella valorizzazione della parlata novarese.

«Identità e memoria – ha concluso Piantanida – che abbiamo voluto celebrare con questo premio dedicato a un altro grande novarese, Enrico Tacchini. Un grazie speciale alla Consulta, che con passione e attenzione continua a tramandare le nostre radici».

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