Bando di gara

Cupola di San Gaudenzio sotto osservazione: un nuovo sistema per salvaguardare il simbolo di Novara

Un progetto da oltre 1,2 milioni di euro metterà in sicurezza il capolavoro antonelliano grazie a sensori inclinometrici e accelerometrici, monitorando ogni movimento

Cupola di San Gaudenzio sotto osservazione: un nuovo sistema per salvaguardare il simbolo di Novara

Sguardo puntato sulla Cupola di San Gaudenzio, per garantirne la sicurezza.

Cupola di San Gaudenzio sotto osservazione

Il capolavoro antonelliano simbolo di Novara sarà “sorvegliato” 24 ore su 24 da un nuovo sistema di monitoraggio strutturale, in grado di percepire ogni infinitesimale movimento o assestamento.

Il progetto, redatto dalla società Alisea di Torino, «rientra – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Rocco Zoccali – in un discorso di massima attenzione alla salvaguardia e alla cura del patrimonio artistico-architettonico della città e di quello che è sicuramente il suo monumento più rappresentativo ed apprezzato non solo dai novaresi, ma anche dai sempre più numerosi turisti».

Un tesoro che, anche grazie all’ormai consolidata proposta di visite guidate di Kalatà, sta diventando sempre più attrattivo. Si tratta – prosegue Zoccali – di un progetto «che ha avuto un iter abbastanza lungo e impegnativo, ma ora siamo arrivati alle fasi finali: è partito il bando di gara per la fornitura del sistema di monitoraggio».

La durata prevista è di almeno 7 anni. L’operazione rientra tra gli interventi del Por Fesr 2014-2020 della Regione e “cuba” complessivamente poco più di un milione e 200mila euro, dei quali 381.000 di cofinanziamento del Comune.

La Cupola sarà quindi sotto l’occhio continuo di sensori in grado di captarne ogni “respiro” dovuto a condizioni meteo, sollecitazioni sismiche o eventuali danneggiamenti o cedimenti strutturali.

Il sistema di monitoraggio sarà di tipo inclinometrico ed accelerometrico e prevede 8 livelli di misura a differenti quote verticali: piano stradale, quota 19 m, quota 27,2 m, quota 41 m, quota Gran Sala (53 m), base Imbuto Antonelliano (quota 67 m), Cupolino (quota 86 m, 99 m e 106 m).

Costruita tra il 1840 e il 1878, la Cupola di San Gaudenzio è già stata sottoposta a diversi interventi di ripristino e di rinforzo tra il 1880 e il 1946, mentre dagli anni ‘90 in poi si sono susseguiti rilievi e monitoraggi. L’ultimo sistema di monitoraggio è stato installato nel 2008.