Coldiretti Novara-Vco su usi civici: svolta per l’agricoltura, abbattimenti della sanatoria fino al 90%
Svolta per l’agricoltura piemontese

Il Consiglio Regionale ha approvato l’emendamento fortemente voluto da Coldiretti.
Regione Piemonte
Svolta per l’agricoltura piemontese. Il Consiglio Regionale ha approvato l’emendamento riguardante gli usi civici, con modifiche sostanziali a favore degli imprenditori agricoli.
Gli usi civici sono diritti collettivi che permettono alle comunità di usare terreni e beni comuni specialmente per l’agricoltura. Attualmente, però, soprattutto in zone come il Vercellese, il 90% di questi terreni è soggetto a vincoli, regole che ovviamente mettono a repentaglio il lavoro degli imprenditori agricoli. Molti di questi terreni, infatti, sono da decenni utilizzati per scopi agricoli, e in alcuni casi sono stati perfino venduti da enti locali, nonostante la legge preveda la loro inalienabilità.
Questo ha generato un vuoto normativo che espone gli agricoltori a contenziosi legali e mette a rischio la continuità delle attività. L’emendamento approvato rivede in modo sostanziale il calcolo degli importi da corrispondere per sanare la pregressa occupazione di terreni soggetti a usi civici, con particolare attenzione alle attività agricole, per le quali sono previsti abbattimenti significativi. Nel dettaglio l’importo da pagare per la sanatoria è ridotto a una quota pari al 3% del valore del terreno per ogni anno di occupazione, ulteriormente abbattuto dell’80%. Per le attività agricole o connesse, la percentuale si riduce al 2% con abbattimenti fino al 90%. L’emendamento esclude inoltre le attività agricole da alcune disposizioni di legge che ne avrebbero aumentato gli oneri.
“Si tratta di un cambiamento radicale per il nostro settore – affermano soddisfatti il Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori – Coldiretti ha fortemente voluto che venissero apportate queste modifiche legislative a favore del mondo agricolo che, in un periodo già decisamente complesso dovuto a innalzamento dei prezzi, importazioni sleali e cambiamenti climatici, non poteva vedere il proprio lavoro a rischio anche per una questione burocratica. Questa è una vittoria per l’intero Piemonte dove oltre 650 Comuni erano soggetti a leggi datate, un successo che garantirà più serenità per gli imprenditori agricoli”.