Coldiretti Novara-Vco alla fiera Tuttofood: "Anno del riso tricolore con Italia primo paese produttore in Europa"
A pesare sul futuro dei risicoltori italiani è però anche la concorrenza sleale delle importazioni dall’estero

L’Italia è il primo Paese produttore di riso in Europa e celebra un 2025 che vede cadere l’ottantesimo anniversario del Carnaroli ed il centenario del primo incrocio varietale di un’eccellenza celebrata anche all’estero, oltre che simbolo di biodiversità con quasi duecento tipologie coltivate.
I dettagli
I primati delle risaie nazionali sono stati al centro dell’incontro "Celebriamo insieme l'anno del riso italiano", organizzato in occasione dell’inaugurazione di Tuttofood alla Fiera di Milano Rho, alla presenza del presidente e del segretario generale di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo, del ministro dell'agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e di Roberto Magnaghi, Direttore Generale Ente Nazionale Risi.
A partecipare anche una folta delegazione di Coldiretti Novara-Vco condotta dal Presidente Fabio Tofi e dal Direttore Luciano Salvadori. Durante il convegno è stato rimarcata l’importanza di celebrare il riso e l’ecosistema della risaia, un presidio ambientale, in cui l’acqua è la risorsa principe che non viene assolutamente sprecata, ma bensì utilizzata per produrre uno degli ingredienti fondamentali della nostra alimentazione.
Un momento di confronto sulle strategie necessarie per tutelare un patrimonio del Made in Italy a tavola e non solo, considerato l’elevato valore ambientale di questa coltivazione. Nel 2024 le esportazioni di riso italiano hanno sfiorato i 720 milioni di chili, in aumento del 9% rispetto all’anno precedente, con la Germania primo mercato, seguita dalla Francia.
“A pesare sul futuro dei risicoltori italiani è però anche la concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, che rischiano di essere ulteriormente favorite dalla stipula di accordi commerciali senza il rispetto del principio di reciprocità, a partire da quello con i Paesi del Mercosur - spiega Fabio Tofi - Ad incidere è soprattutto l’assenza di reciprocità, consentendo l’ingresso agevolato di prodotti coltivati usando sostanze vietate nella Ue da decenni, come nel caso del triciclazolo. La Commissione Europea ha peraltro recentemente annunciato l’intenzione di riaprire i negoziati per un accordo di libero scambio proprio con il Paese indiano, che è il maggior esportatore mondiale e che potrebbe così inondare il mercato Ue di prodotto a dazio zero, con il rischio di mettere all’angolo quello nazionale”.
“Un compleanno importante per il riso ed in particolare per il Carnaroli – evidenzia il Direttore di Coldiretti Novara-Vco Luciano Salvadori - Ricordiamo che in Piemonte si concentra la maggior parte della produzione di riso, a livello italiano, con 8 milioni di quintali, circa 1900 aziende per un totale di 117 mila ettari, in prevalenza nella provincia di Novara. Vista l’importanza economica della nostra risicoltura, va messa in atto ogni misura di sostegno e, come abbiamo rimarcato nel contesto dell’evento, è necessario realizzare un piano invasi con sistemi di pompaggio per assicurare alle imprese la disponibilità di acqua, particolarmente utile proprio nel caso di una coltura come il riso. Un cambio di passo a livello infrastrutturale che limiterebbe i problemi causati da siccità e alluvioni e consentire, evitando una volta per tutte di dover continuare a inseguire le emergenze”.