Chiusura del Punto di assistenza pediatrica di Novara: "Dalla Regione nessuna risposta"
Rossi (Pd): "Serve un’iniziativa concreta e incentivi per continuare a garantire un servizio utile, attivo da oltre dieci anni"

Il Punto di Assistenza Pediatrica Territoriale (PAPT) di Novara, attivo ogni sabato presso la sede dell’ASL in viale Roma, ha sospeso la propria attività a partire dallo scorso 5 aprile.
Chiusura del Punto di assistenza pediatrica di Novara
Una decisione che ha sollevato polemiche e preoccupazione tra i cittadini e le famiglie, tanto da spingere il consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Rossi a interrogare l’assessore alla Sanità.
“La chiusura del PAPT rappresenta l’ennesima prova di un progressivo impoverimento del nostro sistema sanitario, a cui la maggioranza che governa il Piemonte da sei anni non riesce a dare risposta” ha dichiarato Rossi, raccogliendo l’allarme di 145 genitori che hanno scritto al presidente della Regione, al sindaco di Novara e all’ASL per chiedere il ripristino del servizio.
“La mia interrogazione – ha spiegato – voleva stimolare una pronta soluzione a un problema che pesa sulle famiglie più fragili e sul Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, già in sofferenza”.
La risposta della Regione
Secondo quanto riferito in aula dall’assessore Vignale (che ha letto la risposta dell'assessore competente Federico Riboldi, assente) la sospensione è dovuta alla mancanza di pediatri disponibili a garantire la copertura dei turni del sabato, al termine della campagna vaccinale antinfluenzale. Il servizio, attivo dal 2014 e regolato da un accordo integrativo regionale, è infatti considerato un’attività “aggiuntiva” rispetto agli obblighi contrattuali dei Pediatri di Libera Scelta e, come tale, dipende dalla loro adesione volontaria.
“La categoria – ha precisato Riboldi – ha comunicato la volontà di continuare l’attività nella sede di Borgomanero, ma non più in quella di Novara. In ogni caso, l’ASL NO valuterà eventuali proposte alternative per garantire la continuità dell’assistenza pediatrica”.
Intanto, a livello regionale è in corso la discussione del nuovo Accordo Integrativo, in cui il futuro del PAPT sarà oggetto di nuova regolamentazione.
Rossi: "Atteggiamento passivo"
“Ancora una volta – ha concluso Rossi – registriamo l'atteggiamento passivo della Regione. Non si può aspettare una soluzione dai soli pediatri: serve un’iniziativa concreta e incentivi per continuare a garantire un servizio utile, attivo da oltre dieci anni. Ci appelliamo anche alla comunità dei pediatri per trovare una soluzione rapida.”
Il timore condiviso da molti è che la chiusura temporanea possa trasformarsi in un taglio definitivo, privando il territorio di un presidio prezioso per la salute dei più piccoli.