Castelletto Ticino: intitolato parco giochi a San Giuseppe
Parco giochi della chiesa del Cuore Immacolato di Maria

È un luogo che ha unito intere generazioni quello del parco giochi della chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Castelletto Ticino, che sabato 12 aprile è stato intitolato a San Giuseppe.
Parco giochi a San Giuseppe
«Ci troviamo qui oggi per vivere un bel momento di comunità - ha esordito don Fabrizio Corno, parroco del paese – l’installazione dei quadri al muro esterno della nostra chiesa nasce da un’idea dell’artista Manuele Benaglia, che ha voluto partire dalla riproduzione di un dipinto figurante sopra la ex chiesa di Castelletto, che ritraeva una scena della vita di San Giuseppe».
È proprio da questa volontà di riprodurre l’affresco che nasce l’idea di affiancare ad esso altri quadri raffiguranti la vita di San Giuseppe e, di conseguenza, di intitolare il parco proprio a lui.
«Tutte le opere che vedete sono state ricostruite su pannelli di plexiglas, i colori sono stati aggiustati e accesi ed è stato aggiunto l’effetto di crepa, tipico degli affreschi, che queste opere non possedevano, perché sono tutti oli su tela di artisti noti, conservati in alcuni dei più importanti musei d’Europa», ha spiegato Benaglia.
Nel primo quadro, tratto da un’immagine votiva presente sul libro del Gruppo Storico Archeologico Castellettese, l’artista ha ricostruito il volto del santo, che risultava mancante nell’opera originale; con il secondo pannello ci si trasporta nella galleria Borghese di Roma, grazie alla riproduzione della celebre opera del Cavalier d’Arpino, “Fuga in Egitto”. Il racconto della vita del Santo procede con la riproduzione de la “Strage degli innocenti”, realizzata dall’artista Guido Reni e conservata all’interno della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Si prosegue, poi, con altri omaggi ad altri celebri artisti, del calibro di Vincent Lopez y Portaña e, di nuovo, Guido Reni.
«La giornata di oggi è il risultato di una collaborazione tra più persone e gruppi che hanno messo insieme le idee, hanno collaborato per rendere tutto questo possibile – ha raccontato il primo cittadino Massimo Stilo – tutto parte, però, dal nostro parroco, che si dimostra sempre presente e in prima linea per le iniziative che coinvolgono il nostro paese».
E, dopo la scopertura della targa riportante l’intitolazione del parco a San Giuseppe, di cui si sono occupati il sindaco e Nicoletta Bettolini, presidente del rione Brabbia-Buzzurri, i presenti si sono diretti all’interno della chiesa, dove è stata celebrata la messa e dove sono stati benedetti gli ulivi, in occasione della Domenica delle Palme.
«I miei ringraziamenti vanno a don Fabrizio Corno, all’artista Manuele Benaglia, per aver reso omaggio a San Giuseppe e aver dato un tocco di colore alle mura della chiesa, al gruppo Alpini, che ha donato un dondolo e uno scivolo per il parco, al rione Brabbia-Buzzurri, che si è occupato del rinfresco, e a tutti coloro che oggi si sono uniti a noi per vivere insieme questo importante momento».