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Castelletto: l’archivio parrocchiale è stato dedicato a Stefano Della Sala

Un momento molto sentito per tutta la comunità cattolica del paese

Castelletto: l’archivio parrocchiale è stato dedicato a Stefano Della Sala

Nel corso di una cerimonia particolarmente partecipata, la comunità cristiana castellettese ha intitolato l’archivio parrocchiale alla memoria di Stefano Della Sala, lo storico locale scomparso a 48 anni lo scorso anno.

Una cerimonia per ricordare Della Sala

Il salone della casa parrocchiale non riusciva nemmeno a contenere le tante persone che settimana scorsa sono venute a omaggiare la memoria di Stefano Della Sala. Lo studioso di storia locale scomparso a soli 48 anni a luglio del 2024 ha lasciato un segno profondo nell’ambiente della parrocchia e in quello della comunità castellettese più in generale. E proprio per ricordarlo e per ricordare il contributo che è riuscito a dare nel corso della vita alla ricerca storica e alla cultura locale, la parrocchia ha voluto organizzare una cerimonia davvero sentita, al termine della quale a Stefano Della Sala è stato anche intitolato l’archivio parrocchiale.

Il ricordo affettuoso degli amici e delle autorità

“E’ bello e significativo essere qui – ha detto il parroco don Fabrizio Corno – a ricordare Stefano come per persona e come cristiano. Ha dato moltissimo alla comunità, consegnandoci le sue ricerche sulla memoria di Castelletto. Come studioso ha filtrato ogni ricerca attraverso la sua umanità, con un occhio critico e capace di non abbandonarsi alla nostalgia per il tempo che fu. Stefano cercava invece di interrogarsi sul passato sulla base delle domande del presente”.
Molto positivo anche il ricordo dello studioso condiviso dal sindaco Massimo Stilo. “Ero molto legato a Stefano – ha detto il primo cittadino – ci ha lasciato un patrimonio unico, fatto di ricerche molto serie e approfondite sul nostro passato. La sua ultima opera, di cui mi aveva parlato a lungo, sarà completata e pubblicata e questo mi rende molto felice”.

Il suo ultimo libro sarà pubblicato a breve

Nel corso del pomeriggio infatti, lo studioso Matteo Rancan ha illustrato il contenuto dell’ultimo volume al quale Della Sala stava lavorando prima di morire, “Ad Maiorem Dei Gloriam”, un libro sulla pietà popolare nella comunità castellettese. Un’opera che analizza la storia delle chiese castellettesi, le regole che ogni comunità religiosa si dava, l’esempio delle confraternite religiose, le tradizioni legate alle processioni e alle rogazioni. Tutti temi che sono al centro del volume iniziato da Della Sala e completato da Rancan e dagli storici amici dello studioso. La stampa del volume è ora in fase di completamento e la parrocchia sta raccogliendo le prenotazioni per le persone che fossero interessate a riceverne una copia.
Nel corso del pomeriggio c’è stato spazio anche per molti ricordi personali riferiti all’esperto di storia locale. “Il 10 maggio 2024 – ha detto ai presenti don Marco Barontini – Stefano venne a trovarmi in Seminario e mi parlò anche di questo libro. Delle sue ricerche mi ha sempre colpito il suo modo di intendere la tradizione, non come l’insieme degli usi e dei costumi, ma invece come qualcosa da riscoprire. Per riuscire a non limitarsi a venerare le ceneri di ciò in cui si crede, cercando invece di tenere acceso il fuoco”. “Forse molti di voi non si ricorderanno di me – ha aggiunto don Fabrizio Cammelli, parroco della Valle Anzasca – ma io sono stato seminarista proprio qui a Castelletto nel 2006. Conobbi Stefano in un secondo momento, quando don Vittorio, sapendo del mio interesse per la storia locale, mi regalò un libro di Stefano sulle chiese del territorio. Ebbi quindi modo di conoscerlo e siamo diventati grandi amici. La sua opera può essere suddivisa in ricerca storica, indagata con scrupolo ed equilibrio per scoprire i dettagli non sulla grande storia, ma sui paesi della nostra terra; le tradizioni religiose, con riferimento alla liturgia ufficiale e all’iconografia dei Santi; e infine la vita, intesa sia come biografia che come agiografia, dei personaggi della storia locale. Per esempio si era dedicato con grande impegno allo studio della personalità di Padre Antonio Fanchini, un sacerdote originario di Castelletto che divenne molto importante per l’evangelizzazione delle Filippine”.

Una targa speciale all’ingresso dell’archivio parrocchiale

Il momento forse più atteso della cerimonia è stato quello in cui il parroco e il sindaco hanno svelato la targa ufficiale posta all’ingresso dell’Archivio parrocchiale in ricordo di Della Sala. Per l’occasione don Fabrizio Corno ha recitato il testo di una preghiera rivolta alla Madonna, contenuta al fondo del libro di Della Sala che a breve sarà pubblicato: “Durante gli anni tristi della guerra ci siamo senza indugio consacrati al tuo Cuore Immacolato, formulando solenni propositi per lo scampato pericolo. Ahimè, troppo presto li abbiamo dimenticati, perché noi castellettesi siamo fatti così: la nostra fede vacilla tra il fervore e l’indifferenza, tra l’entusiasmo e il disinteresse. Ma nonostante tutto, ancora oggi continuiamo a invocarti per chiedere la tua materna protezione”.