Lotta ai morosi

Case popolari: finora 19 sfratti eseguiti, altri 23 previsti entro giugno

Inoltre si sta procedendo con i “piani di rientro”, che prevedono una rateizzazione concordata del debito: ad oggi ne sono stati sottoscritti 401, per oltre 3 milioni di euro, ma i pagamenti stanno andando a rilento

Case popolari: finora 19 sfratti eseguiti, altri 23 previsti entro giugno
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Sono 19 gli sfratti finora eseguiti nelle case popolari di Novara: 2 nel 2023, quando è iniziata l’operazione del Comune contro occupanti abusivi e inquilini morosi, altri 14 nel 2024. Sono i dati forniti dall’assessore alle Politiche sociali Teresa Armienti il 7 febbraio in commissione.

La dirigente dei Servizi sociali Spina, l’assessore Armienti e il presidente Marchioni

Case popolari: finora 19 sfratti eseguiti

«In realtà, gli sfratti programmati nel 2024 sarebbero stati 21 - ha precisato Armienti - ma quattro sono stati rinviati perché l’occupante ha dimostrato di aver trovato una soluzione diversa che gli consentirà di spostarsi a breve e altri 3 sono rientrati a seguito del pagamento delle somme dovute».

Intanto, gli sfratti proseguiranno anche nel 2025: 3 sono già stati eseguiti, sul totale dei 26 programmati fino a luglio. «Più o meno - ha detto Armienti - procediamo con uno sfratto a settimana, liberando alloggi che possono poi essere riassegnati a chi ne ha diritto».

Si prosegue coi piani di rientro ma molti non stanno pagando

Di pari passo, «si sta procedendo anche con i “piani di rientro”, che prevedono una rateizzazione concordata del debito. A tutti ricordiamo che esiste la possibilità di richiedere il contributo del Fondo sociale, che molti non conoscono. Nel 2023 lo hanno richiesto 326 nuclei familiari, per un importo complessivo di 215.000 euro a carico del Comune e 384.000 della Regione».

I piani sottoscritti finora sono 401, per un ammontare complessivo di oltre 3 milioni di euro. Ma i pagamenti stanno andando un po’ a rilento, come ha fatto notare il presidente di Atc Marco Marchioni, che in passato aveva espresso molte perplessità rispetto al successo di questa operazione: «Ad oggi l’incasso è di 143.000 euro, pari al 4,7% del dovuto», ha ricordato. «I pagamenti zoppicano ancora - ha aggiunto - Forse molti non rispettano le rate perché pensano che, come accaduto in passato, Comune e Atc non facciano sul serio».

Invece, ha aggiunto Armienti, «all’atto della sottoscrizione dei piani era stato ben specificato che il mancato pagamento di tre rate, anche non consecutive, avrebbe determinato l’avvio della procedura di sfratto. Ora eseguiamo gli sfratti calendarizzati fino a luglio, dopodiché se chi ha firmato non regolarizzerà la propria posizione sarà aggiunto all’elenco».

Gli alloggi assegnati e da assegnare

Nel frattempo, escludendo i traslochi “di emergenza” dettati dalle necessità di svuotare le palazzine “bianche” di via Pianca e via Bonola e quelle di via Calderara a causa dei cantieri del Pnrr (per i quali si è dovuto attingere a una “riserva” di 85 appartamenti), nel 2024 erano 38 gli alloggi da assegnare: 2, come ha spiegato l’assessore, sono andati ad abitanti della palazzina di corso Cavour 3 dove dovranno essere eseguiti lavori sempre finanziati dal Pnrr, 7 a casi “di assoluta necessità” e altri 19 ad assegatari previsti dal bando. «Per gli altri 10, invece, l’assegnazione è stata rinviata al 2025 per la necessità di verificare ancora alcuni requisiti».

Nel 2025 potranno essere assegnati anche i 14 alloggi della palazzina di via Goito, dove finalmente si sono conclusi i lavori di ristrutturazione previsti dal Bando Periferie.

In graduatoria sono stati inseriti 108 nuclei in possesso di tutti i requisiti, a fronte di 945 domande pervenute. Ma la situazione si è complicata anche a causa dell’entrata in vigore della nuova legge regionale, che prevede la residenza in Italia e un lavoro regolare, autonomo o subordinato. Clausole che, vista la tipologia di residenti nelle case “popolari”, hanno creato non poche difficoltà.

«Alla fine - ha detto Armienti - tra gli aventi diritto sono stati compresi anche i percettori di Naspi, cassa integrazione e pensioni di qualsiasi tipo. Non sono riconosciuti idonei invece i percettori di vitalizi, assegni di inclusione o borse di studio, così come i tirocinanti».
«Questa nuova legge regionale è una vergogna - è sbottata Milù Allegra (Pd) - Dei 108 in graduatoria, quanti sono gli stranieri?».
«La cosa più assurda - ha aggiunto Piergiacomo Baroni (Insieme per Novara) - è che la legge non tiene conto del reddito del nucleo familiare, ma solo del richiedente».

Commenti
Michele

Per il reddito sono d'accordo.. deve essere quello .dell'assegnatario, i redditi diversi dei figli no.,perché poi si sposano e se ne vanno dal nucleo familiare i genitori rimarrebbero senza casa.

francesco

La corretezza della legge e suoi applicativi per gli sfratti. Il dramma umano di chi lo subisce pur essendo un reo. Ma, per quanto premesso, non si abbina la foto. Sembra che se la ridano per il risultato ottenuto: gli sfratti !!!. Un'altra foto no !!!.

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