“La provincia di Novara rischia di essere la maglia nera del Piemonte per le Case della Comunità”. È l’allarme lanciato dal consigliere regionale e segretario piemontese del Partito Democratico Domenico Rossi
Nella foto il rendering del progetto della Casa di comunità di Oleggio, di cui era stato annunciato l’avvio dei lavori lo scorso mese di marzo
Case della salute, l’allarme del Pd
Dichiarazioni forti che arrivano dopo la risposta dell’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi all’interrogazione n. 496 “Case della Comunità: servizi attivi, cantieri aperti e criticità in Piemonte”, presentata dal vicepresidente della commissione Sanità Daniele Valle.
«Senza un piano straordinario di assunzioni – afferma Rossi – le case della salute rischiano di essere delle belle scatole vuote. Ora scopriamo che nella provincia di Novara rischiamo di avere problemi anche per i contenitori».
Secondo quanto riportato dall’assessore Riboldi, in Piemonte sono state attivate 31 Case della Comunità sulle 82 previste, ma le maggiori criticità si concentrano proprio nel Novarese: dei sei progetti che non saranno realizzati entro la scadenza di giugno 2026, cinque riguardano il territorio provinciale.
«Si salvano Trecate e Arona – sottolinea Rossi – per cui è cominciato il percorso di certificazione, ma rischiano di saltare, almeno relativamente ai tempi imposti dal PNRR, Ghemme, Galliate, Borgomanero, Novara e Oleggio. Lo scrive nero su bianco l’assessore Riboldi, smascherando la propaganda del centrodestra e del suo stesso partito, che ha sempre dato per scontata la realizzazione di queste strutture, soprattutto in vista delle scadenze elettorali. Sono molto preoccupato per il nostro territorio».
Nel dettaglio, come riportato nella risposta dell’assessore, a Ghemme e Galliate i progetti sarebbero pronti ma manca la disponibilità delle aree, mentre a Borgomanero e Oleggio si registrano ritardi amministrativi e continue revisioni dei progetti per contenere i costi e rispettare i limiti del finanziamento assegnato. Per Novara, nonostante l’approvazione del progetto esecutivo, non è stata fornita alcuna spiegazione sulle difficoltà.
«Sulla base di questa risposta – aggiunge Rossi – presenterò una nuova interrogazione specifica sulla situazione novarese. Da un lato non possiamo permetterci ritardi nel potenziamento della medicina territoriale, dall’altro c’è il rischio che, superate le scadenze, vengano a mancare i fondi. E questo sarebbe gravissimo».
Il consigliere dem conclude con un appello alla Giunta regionale:
«Chiediamo un intervento immediato a garanzia dei progetti di medicina territoriale nel Novarese: servono certezze su tempistiche e risorse, per non perdere un’occasione fondamentale per i cittadini e per il sistema sanitario del territorio».