Prosegue la petizione ma il sindaco spiega: «La partita è giuridicamente».
Il caso
Non si arrendono gli utenti della casa vacanze di Cesenatico, il cui destino è ormai appeso a un filo. Dalla fine di quest’anno, infatti, il Consorzio case vacanza dei Comuni novaresi (a cui la struttura appartiene) chiuderà: arrivato, da statuto, a scadenza naturale, non c’è stata la volontà da parte di nessuno dei Comuni che lo compongono di prorogarne l’esistenza. Anche l’ultima assemblea (svoltasi il 25 giugno, ndr) non ha infatti raggiunto il quorum necessario per approvare modifiche statutarie.
Con la cessazione del Consorzio, subentrerà una gestione commissariale che, tra le altre cose, dovrà provvedere alla liquidazione dei beni, con la alienazione dei due immobili di proprietà: oltre a Cesenatico, anche la casa vacanze di Druogno. Ma se la struttura di Druogno è già chiusa, Cesenatico – la cui gestione è da tempo stata “esternalizzata” – è rimasta una meta molto “gettonata”, in particolare dagli anziani novaresi e di altri comuni della provincia.
Che all’ipotesi di una chiusura della struttura proprio non ci vogliono pensare. La prossima settimana, quando si concluderà la stagione estiva della casa vacanze, sarà chiusa la petizione avviata lo scorso luglio e che ha già superato le 150 firme. «E soltanto perché abbiamo raccolto solo le sottoscrizioni dei frequentatori, perché in realtà – dice uno dei promotori – sarebbero potute essere ben di più». Ed in effetti, dopo la pubblicazione della notizia della chiusura del Consorzio, sono state tante anche le persone che si sono rivolte alla nostra redazione per potersi unire alla protesta.
La petizione, che sarà consegnata in Prefettura, chiede “ai Comuni interessati e alle istituzioni competenti e non, che si ravvedano e di riconsiderare la propria decisione ponendo in atto i provvedimenti necessari e concreti per salvaguardare questo importante servizio per i cittadini, onde poterne usufruire ancora per anni”.
Quel che gli utilizzatori della Casa vacanze di Cesenatico vogliono non venga dimenticato «è il ruolo sociale che questa struttura ha svolto e continua a svolgere, consentendo a tante persone, soprattutto anziane ma non solo, di trascorrere delle giornate di vacanza che altrimenti, ai costi di mercato, non potrebbero permettersi». Ma al di là della questione puramente economica, c’è anche il fatto che, «per chi la frequenta, quella di Cesenatico è ormai davvero una seconda casa. Ci sono persone che si ritrovano lì, ogni anno, da più di vent’anni.
Le bambine di allora ci tornano con i propri figli, che si trovano circondati da decine di “nonni”. Tra noi ormai c’è una conoscenza approfondita, ci fidiamo e sosteniamo a vicenda. Chi magari con gli anni è rimasto solo, ci torna comunque perché sa che lì solo non resterà. Magari non è una struttura a 5 stelle, ma per noi ha tutto quello che serve e soprattutto ci consente di stare insieme, divertendoci in un luogo sicuro e protetto. Noi capiamo che il Consorzio dovrà chiudere, ma chiediamo che – qualunque sarà il destino di questa struttura – non si dimentichi il ruolo importante che svolge. A questo i Comuni dovrebbero pensare, senza farne una questione soltanto economica».
Il sindaco: “Partita chiusa”
«Giuridicamente il Comune, Novara come gli altri, non ha più voce in capitolo. Il Consorzio case vacanze chiude, non è stato possibile fare altrimenti, non c’erano strade alternative». Il sindaco Alessandro Canelli non vuole dare false speranze: «Alla chiusura subentrerà un commissario liquidatore, che avrà il compito di chiudere le partite finanziarie e liquidare le due strutture di proprietà del Consorzio. Ma non è che questo percorso si svolgerà in quindici giorni: potrebbero volerci anni… Nel frattempo, la gestione ordinaria continuerà e penso che lo stesso commissario avrà tutto l’interesse ad avere gli introiti che la casa vacanze di Cesenatico potrà portare. Sono ipotesi, ovviamente. Perché, lo ripeto, i Comuni non c’entrano più nulla, nè possono permettersi di acquistare una struttura del genere».