Cameri, maxi impianto fotovoltaico al posto dei campi coltivati: il Comune dice no
L’Amministrazione si oppone al progetto RF-TRECAMPI alla Cascina Margattino: impatto ambientale, consumo di suolo e viabilità le criticità evidenziate

L’Amministrazione comunale di Cameri ha espresso la propria posizione in merito al progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra denominato “RF-TRECAMPI” presso la Cascina Margattino, situata a ridosso della tangenziale n.703 per Cameri.
Cameri, maxi impianto fotovoltaico
Pur riconoscendo l’importanza della transizione energetica e della riduzione delle emissioni, il Comune ha avanzato una serie di osservazioni critiche riguardo all’intervento.
L’impianto, con una potenza prevista di 8,5848 MWp, occuperà un’area complessiva di 16,42 ettari, di cui 10,84 destinati ai pannelli fotovoltaici. Il terreno interessato è attualmente coltivato a riso, coltura di eccellenza della zona, e la sua conversione comporterebbe la sottrazione di superfici agricole produttive per almeno 25-30 anni.
«Siamo consapevoli che il progetto rispetta i criteri di idoneità stabiliti dal D.Lgs 199/2021 – afferma l’Amministrazione – ma riteniamo che i campi fotovoltaici debbano essere collocati in aree compromesse, come siti di bonifica, cave o le coperture dei grandi insediamenti logistici presenti sul territorio».
I motivi del "no"
Inoltre, viene evidenziato come l’impatto ambientale dell’impianto, pur motivato dalla necessità di reperire fonti energetiche alternative, implichi un consumo di suolo che non favorisce né tutela la biodiversità.
L’Amministrazione solleva anche perplessità sull’efficacia delle mitigazioni ambientali previste dal progetto. La fascia verde di transizione pensata per ridurre l’impatto visivo potrebbe rivelarsi insufficiente: «Dal punto di vista visivo, il cono ottico della tangenziale di Novara, essendo sopraelevata, renderà l’impianto altamente impattante, soprattutto se sommato all’altro impianto fotovoltaico attiguo in fase autorizzativa sul territorio novarese».
Un ulteriore elemento di criticità riguarda le opere di connessione alla rete primaria. Il percorso della linea elettrica a 15 KV attraverserà il paese da sud a nord, toccando diverse vie principali, tra cui via Gabardini, via Leonardo da Vinci, via San Biagio e via Matteotti, fino alla cabina primaria nei pressi della ditta Meritor.
Questo intervento, secondo il Comune, comporterà problemi di impatto acustico, disagi alla viabilità e possibili danni alle infrastrutture stradali. «Già con la posa della fibra abbiamo vissuto contestazioni da parte dei cittadini per i ripristini stradali non adeguati. Il bilancio comunale non permette di affrontare ulteriori spese per intervenire sulle asfaltature, vanificando investimenti pubblici già effettuati».
In conclusione, il Comune di Cameri esprime una posizione di dissenso nei confronti del progetto, pur sapendo che alcune delle problematiche sollevate non rientrano direttamente nelle competenze della conferenza dei servizi indetta dalla Provincia di Novara, responsabile del rilascio dell’autorizzazione unica.
L’Amministrazione ha comunque trasmesso le proprie osservazioni tecniche e amministrative alla Provincia, insieme a quelle delle associazioni agricole di categoria, ribadendo la necessità di tutelare il territorio e le sue eccellenze agricole.