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Briga Novarese domani accoglie in chiesa don Enrico Marcioni

Il nuovo parroco ha scritto una lettera di saluto per i suoi parrocchiani: "Investirò tempo ed energie per l’Oratorio"

Briga Novarese domani accoglie in chiesa don Enrico Marcioni
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Briga Novarese si prepara ad accogliere in chiesa don Enrico Marcioni, il nuovo parroco della comunità.

Domenica 16 Briga Novarese accoglierà nella chiesa parrocchiale don Enrico Marcioni

Dopo la messa di saluto di don Giovanni Malvestio, e dopo la cerimonia di giovedì 13 febbraio, quando la comunità si è riunita in preghiera, Briga Novarese accoglierà ufficialmente domani, domenica 16 febbraio, il suo nuovo parroco don Enrico Marcioni. Il ritrovo sarà nel piazzale del Comune alle 15.30 e a seguire la messa solenne che inizierà alle 16. La festa proseguirà presso l’oratorio San Giovanni Bosco. La settimana successiva, sabato 22 febbraio alle 15.30, il parroco uscente, don Giorgio Malvestio, farà il suo ingresso nella nuova parrocchia di Quarona. Per accompagnarlo, verrà organizzato un pullman che partirà dal piazzale della Comune di Briga alle 14. Il costo del pullman sarà di 10 euro a persona e le prenotazioni e i pagamenti potranno essere effettuati presso il bar “Sport” di Briga entro il 16 febbraio.

Il messaggio di don Marcioni ai suoi nuovi parrocchiani

Per preparare il suo ingresso in parrocchia, don Enrico Marcioni ha scritto un messaggio di saluto alla nuova comunità di fedeli. "Voglio esprimere innanzitutto gratitudine a don Giorgio Malvestio - scrive don Marcioni - per tutto il bene che ha fatto in questi anni tra voi. Desidero raccogliere questa eredità spirituale e darne continuità. Chiedo al Signore, per mezzo della B. V. Maria, di aiutarmi a fare un buon discernimento per valorizzare il bene presente nella comunità e aiutarlo a crescere. Chiedo a tutte le persone anziane e malate della comunità di pregare e di offrire le proprie fatiche al Signore. La vostra comunione spirituale con quanti sono impegnati nelle attività pastorali della parrocchia, sono come una sorta di rifornimento e sostegno alla vita della comunità, sono preziose e indispensabili".

L'impegno nei confronti dell'oratorio

"Sono cresciuto in oratorio - prosegue il messaggio - e lì è nata la mia vocazione. Per questo non posso pensare ad una comunità dove non si mettano al centro i ragazzi e i giovani, investirò tempo ed energie per l’Oratorio. Non sono più giovane, ma cerco di stare con loro per non perdere l’entusiasmo di chi sogna, perché senza sogni non c’è speranza e senza speranza manca il sale per dar sapore alla vita e realizzare cose belle e buone. Cammineremo insieme con le famiglie, le associazioni e l’Amministrazione Comunale. Cercherò di essere presente a tutte le iniziative che si svolgeranno in paese per avere contatto con più persone possibili per essere tra e con la gente.
Colgo l’occasione per ringraziare tutte le persone che si sono impegnate per preparare questo nuovo inizio ed affidiamo a Maria, “Madre mia e fiducia mia” il nostro comune cammino".

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