Arona saluta Mario Bighini, ex stella dell'Arona Calcio
In tanti lo ricordano sia sul lavoro che come padre e marito amorevole

E’ stato un promettente calciatore, un bravo centrocampista. Così in tanti ad Arona ricordano Bighini, un nome e una storia sportiva degli anni Ottanta che in zona non si dimentica.
Il ricordo
Mario era anche un padre affettuoso, un marito premuroso, un fratello presente, un uomo legato alla sua famiglia, con tanti amici e persone che con lui hanno condiviso la sua storia personale, fatta di famiglia, amicizie, passioni e lavoro. Erano tutti insieme a lui, lunedì 3 marzo nell’affollata chiesa di Santa Maria, per portare l’ultimo saluto ad un uomo mancato alla vita troppo presto, all’età di 66 anni. Ne avrebbe compiuti 67 a maggio.
Se ne è andato, giovedì 27 febbraio, dopo essere uscito in bicicletta, una sua grande passione. Non ha parole un caro amico ed ex collega di lavoro, solo ricordi belli e sinceri che lo legano a Mario: «Era una persona davvero eccezionale, con lui se ne è andato un pezzo del mio cuore - dice dopo aver pianto tante lacrime che faticano ancora a trattenersi per la grande perdita, difficile da comprendere - da ragazzo me lo ricordo con i suoi capelli biondi, sembrava un tedesco; in campo lo si notava non solo per l’aspetto, ma anche per l’energia e la tecnica che metteva quando giocava nell’Arona Calcio, e quel suo essere dinamico e sempre in movimento».
Una caratteristica che lo contraddistingueva anche nella quotidianità «si dava sempre da fare, non stava mai fermo, e una volta lasciato il calcio ha proseguito con altre grandi passioni, come lo sci nautico. Quante ne abbiamo fatte insieme sul nostro lago... Soprattutto Mario amava la bici. Con gli amici usciva spesso in compagnia per le montagne e i boschi del territorio, ma anche visitando luoghi più lontani, come di recente all’Isola d’Elba, sempre con la sua bicicletta assistita che con lui ha macinato tanti chilometri. Gli piaceva anche giocare a ping pong e a calcetto».
In tanti se lo ricordano anche in passato alla Casa del Popolo di Arona e in città molti lo conoscevano e lo apprezzavano. Aveva tanti amici, lascia un grande vuoto nelle tante persone che con lui hanno condiviso la vita. «Era un uomo eccezionale. Mi ha insegnato il lavoro – ricorda ancora il caro amico – abbiamo iniziato insieme nel 1983 alla Nissotti Automobili di corso Liberazione ad Arona con altre dieci persone e poi, sempre insieme, all’Auto Arona fino allo scorso anno. Era un uomo speciale, un grande amico e una persona seria, professionale e preparata sul lavoro».
Bighini lavorava, infatti, come responsabile all’Auto Arona, grande la commozione per la sua perdita anche in quella che fino a 6 mesi fa è stata una seconda famiglia. Profondo il cordoglio tra i tanti colleghi. «Sul lavoro si faceva voler bene da tutti, aveva un carattere tranquillo e sapeva mediare. Gli volevamo tutti un gran bene – sottolinea ancora l’amico ed ex collega di lavoro - abbiamo fatto una grande festa per salutare la sua meritata pensione, lui che aveva aspettato qualche anno in più per continuare ad assicurare gli studi all’università del figlio. Viveva per Matteo e sua moglie Ivana. Era dedito a loro, grande l’affetto per le sorelle Gabriella e Vanna e per i nipoti. Uno di loro nel giorno del suo saluto in chiesa ha voluto ricordare lo zio con una lettera. Era grandissimo l’amore per la sua famiglia, alla quale ci stringiamo per il grande dolore che la perdita di Mario ha lasciato in tutti noi».