Ama Novara, da oltre 25 anni al fianco di chi vive la malattia di Alzheimer
Lunedì 21 settembre 2023a Novara è stata presentata la nuova sede, all’interno del centro commerciale San Martino

La presentazione dei nuovi locali, ottenuti dal Comune tramite bando, ha offerto all’Associazione malati di Alzheimer, che a Novara da oltre 25 anni è impegnata a sostenere malati e familiari, l’occasione per fare il punto sulle proprie attività e presentare i nuovi progetti, proprio nella Giornata che la comunità scientifica mondiale dedica alla malattia. Lo racconta il Corriere di Novara.
Nuova sede
Il tutto, in una sala soci dell’Ipercoop affollata di autorità. Sono stati tanti coloro che hanno voluto testimoniare quanto l’associazione - presieduta da Maria Bocca Biolcati - abbia fatto in questi anni sul fronte di una patologia purtroppo sempre più diffusa e in grado di mettere sotto scacco non solo i malati ma anche (e forse soprattutto) i familiari.
«I caregivers si trovano in situazione di estrema difficoltà e solitudine, a volte più dei malati stessi», ha detto il presidente del Consiglio comunale Edoardo Brustia. Le famiglie, ha aggiunto l’assessore alle Politiche sociali Teresa Armienti, «devono essere aiutate a gestire queste situazioni, che sconvolgono letteralmente la vita. Ovvio che il Comune vi sostenga, perché svolgete un ruolo importante ed è giusto che abbiate uno spazio idoneo alle vostre esigenze». Insieme ad Armienti, anche il suo predecessore ai Servizi sociali Luca Piantanida, con il quale è stato avviato l’iter per la nuova sede.
Contributo dal Cst
Come è solito sottolineare il presidente del Centro servizi per il territorio Daniele Giaime, nel mondo del volontariato è fondamentale fare rete. «E Ama queste cose le fa da tempo, ad esempio partecipando al Tavolo anziani dell’Asl. Il lavoro che fate è straordinario perché frutto di attenta ricerca, formazione e accompagnamento dei volontari in modo che il loro intervento sia qualificato ed efficiente». Oltre ai complimenti, Giaime ha “portato” anche «un contributo di 2000 euro dal Cst a favore di Ama in sostegno della 22ª edizione delle Giornate geriatriche».
Gli interventi
Presenti alla inaugurazione anche il direttore generale dell’Asl Angelo Penna, che ha annunciato - grazie alle nuove assunzioni - l’intenzione di potenziare l’attività, sia ambulatoriale sia a domicilio, a favore dei malati di Alzheimer, e il presidente dell’Ordine dei medici Federico D’Andrea, che è anche componente del Consiglio direttivo di Ama: «Come presidente dell’Ordine - ha detto D’Andrea - uno dei miei impegni è quello di cercare di coinvolgere sempre di più anche i medici di famiglia, perché sappiano indirizzare nel modo giusto, collaborando con l’associazione».
Attenzione ad Ama è sempre stata dimostrata, fin dalla sua fondazione, anche dalla Fondazione BpN per il territorio: «Questa malattia - ha detto Paolo Cirri - è un fenomeno sociale, che merita l’attenzione delle istituzioni».
Presenti anche Antonio Elia, presidente di Anap Confartigianato, che sabato 24 ha organizzato in collaborazione con Ama la campagna "Senza ricordi non hai futuro", con gazebo in piazza con medici e volontari per saperne di più sull’Alzheimer, Guido Gaudio di “Raccontiamo Novara”, che grazie alla compianta Marina Favino ha avviato una collaborazione con l’associazione, e Caterina Zadra, presidente della Pro loco, che con Ama ha promosso il progetto “Caffè Alzheimer Diffuso” che continua a riscuotere un grande successo.
Quindi, quasi stupita di tanta considerazione, la presidente (e “anima”) di Ama, Maria Bocca: «Da 26 anni operiamo a Novara. In tema di Alzheimer ora finalmente qualcosa si comincia a fare. Noi, per quanto riusciamo, facciamo».
Lo psicologo Francesco Monti, coordinatore tecnico del progetto, ha quindi illustrato obiettivi e attività del “Caffè Alzheimer Diffuso”, mentre il coordinatore dell’associazione Luca Biolcati ha ricordato che Ama «non è un centro medico o clinico. Siamo una sorta di primo soccorso, un hub di riferimento per chi si trova immerso nel dramma della malattia. Siamo un porto sicuro, un primo approdo per chi si trova in difficoltà».