All'Rsa suor Valentini i "Nipoti di Babbo Natale" hanno esaudito i desideri degli ospiti
Gli anziani hanno espresso dei desideri e qualcuno che non conoscono ha deciso di trasformarli in realtà
Ha portato sorrisi e calore anche a Oleggio, alla Residenza sanitaria assistenziale Suor Anna Camilla Valentini, il progetto "Nipoti di Babbo Natale" promosso dall'Associazione "Un sorriso in più".
All'Rsa suor Valentini i "Nipoti di Babbo Natale"
"L'idea - spiegano dalla direzione dell'Rsa - è di far incontrare gli ospiti delle strutture con dei 'nipoti' sino a quel momento sconosciuti che decidono di fare un regalo totalmente disinteressato. Le finalità sono molteplici: aprire le strutture solitamente frequentate solo da parenti ed addetti ai lavori anche da persone completamente estranee, donare un sorriso a chi soffre un po' di solitudine, regalarsi un'esperienza diversa che ripaga emotivamente molto sia il nonno che il nipote".
"Un progetto semplice e pieno di vita - raccontano dall'associazione Un Sorriso in Più Onlus - affinché nessun anziano si senta solo a Natale! La sua bellezza e la sua forza stanno innanzitutto nella possibilità, che viene data agli anziani, di poter esprimere un desiderio. Può sembrare una cosa banale, ma per un anziano ospite di una casa di riposo, in una fase della vita in cui sono principalmente altri a decidere per lui, riscoprire una dimensione di ascolto di sé e di legittimazione di un desiderio, è qualcosa che può portare nuova linfa e nuova vita. Vedere i propri desideri realizzati è un momento di gioia e di gratificazione, soprattutto per gli anziani più soli: sapere che qualcuno ha pensato a loro, che qualcuno ha dedicato del tempo e delle risorse per regalare loro un momento di felicità, li farà sentire più importanti e meno soli. Allo stesso tempo ogni nipote potrà vivere e sperimentare la gioia del dono, ritrovando il vero senso del Natale".
Il funzionamento è molto semplice: ogni struttura si iscrive al progetto e da metà novembre pubblica i desideri sul sito web dedicato. Poche righe di presentazione del "nonno", della sua storia e del perché ha scelto di esprimere quel determinato desiderio.
I "nipoti" scelgono a chi dedicarsi e si mettono in contatto con la struttura. Da qui parte il collegamento con i referenti che danno all'occorrenza suggerimenti su taglie, colori e altre opzioni.
"La parte più bella poi è quella dell'incontro - raccontano dall'Rsa oleggese - Spesso il nipote è distante e ci accontentiamo di foto, filmati e videochiamate. Per chi è vicino, invece, la cosa più bella è incontrarsi di persona. Qualche giorno fa ad esempio è stata molto bella la coincidenza per cui due volontarie di un'associazione di clownterapisti si sono incontrate nello stesso momento per uno scambio con le loro rispettive 'nonne': ne è scaturito un pomeriggio di chiacchiere e condivisione. Molto significative sono anche le esperienze di tanti genitori che coinvolgono i bambini nel progetto, dando loro modo di sviluppare una sensibilità così preziosa di questi tempi".