Iniziativa

All’Istituto Mossotti arriva la “tampon box”: assorbenti gratuiti nei bagni delle studentesse

L’iniziativa della professoressa Montaruli, delegata al benessere degli studenti: «Un gesto di solidarietà tra ragazze»

All’Istituto Mossotti arriva la “tampon box”: assorbenti gratuiti nei bagni delle studentesse

All’Istituto Tecnico Mossotti di Novara sono comparsi i primi “tampon box”, distributori autogestiti di assorbenti gratuiti.

All’Istituto Mossotti arrivano i “tampon box”

All’Istituto Tecnico Mossotti di Novara la professoressa Daniela Montaruli, oltre a insegnare lingua tedesca, ricopre anche un altro incarico. È delegata a una funzione che si chiama ‘benessere e servizi agli studenti’. «Mi occupo di ascoltarli, osservarli ed essere utile per loro – spiega sorridendo – Voglio che stiano bene a scuola, che si sentano seguiti e confortati».

Questo ruolo è stato creato ex novo dal dirigente scolastico Gianluca Barreca al momento del suo arrivo a Novara, con l’obiettivo di offrire agli oltre 1.000 studenti dell’istituto un riferimento certo a cui rivolgersi per ogni necessità. Nello svolgimento di questo incarico poche settimane fa alla prof. Montaruli è venuta in mente un’idea semplice, ma efficace.

«Ho riflettuto sul disagio che può provare una studentessa che va in bagno e scopre che le è venuto il ciclo. A quel punto cosa fa? Magari si è anche sporcata e non ha soluzioni immediate. Ormai non può contare neanche più sul cellulare per chiedere aiuto».

La prof è una persona pratica, sa che al Mossotti la numerica tra femmine e maschi è sbilanciata sulle prime con un rapporto 60/40. Chiede allora il permesso al dirigente scolastico e in breve tempo, in tutti i bagni delle ragazze, compaiono dei contenitori rosa riempiti di assorbenti confezionati e un bel foglio che recita: distributore di assorbenti autogestito (altrimenti detto tampon box).

L’iniziativa non è nuova in Italia, ma a Novara sì: il Mossotti è il primo istituto in città ad adottarla. Oltre a risolvere un problema molto concreto, tutti quei contenitori in plastica rosa riescono a svolgere anche un’altra funzione, più ideale ed educativa, cioè l’invito ad aiutarsi tra donne. Ogni tampon box ha un’etichetta che dice: “Prendi un assorbente se vuoi, lasciane uno quando puoi. Perché il ciclo non è una scelta, ma la solidarietà si”.

Il meccanismo sembra funzionare, il passaparola sta lavorando. «Controllo ogni giorno e gli assorbenti non mancano mai, anzi man mano stanno crescendo di numero», aggiunge soddisfatta la prof. Che ha previsto anche un servizio collaterale non proprio banale. «Le ragazze sanno che se si sporcano, in istituto ci sono delle maglie e dei giubbotti dimenticati, utili per coprirsi. A loro è richiesto solo di riportarli puliti, nel caso dovessero servire ad altre ragazze».

Montaruli ha infatti allestito anche un ufficio oggetti smarriti, che è aperto ogni giovedì dalle 11 alle 11.50 per il recupero di quanto dimenticato nelle classi.

L’iniziativa della tampon box ha trovato subito il pieno sostegno della dirigenza. «Abbiamo accolta favorevolmente la proposta, perché riteniamo sia una bellissima idea – ha commentato Stefania Leone, vicepreside e prima collaboratrice di Barreca – Contiamo molto sulla solidarietà tra ragazze, perché d’accordo prendere, ma speriamo davvero che siano anche pronte a dare».