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A Lesa un murale ricorderà la presenza di Alessandro Manzoni in paese

I lavori sono iniziati il 19 maggio.

A Lesa un murale ricorderà la presenza di Alessandro Manzoni in paese
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Il 19 maggio sono partiti i lavori di creazione del murale che ricorderà la presenza del celeberrimo scrittore Alessandro Manzoni in paese.

Alessandro Manzoni a Lesa su un murale che omaggerà anche gli ombrellai

La piazzetta storica San Bernardino di Lesa, da martedì 19 maggio si è animata più del solito per la presenza dell’artista e restauratrice Simona Munaro, che, coadiuvata dalla collaboratrice Maura Brambilla, ha dato il via ai lavori di pittura di un murale particolare. Esso descrive la figura di Alessandro Manzoni e una mappa stilizzata della costa del lago Maggiore, con il territorio che da Baveno arriva fino ad Invorio, come omaggio all’antico regno degli ombrellai.

L'idea è nata da un colloquio con il sindaco Luca Bona

«Dopo aver parlato con il sindaco Luca Bona - ha affermato la restauratrice - ho compreso il suo pensiero. L’idea del murale l’aveva avuta lui nel 2023, con il proposito di poter realizzare l’opera in occasione del centocinquantesimo della morte del Manzoni. Ma poi le lungaggini burocratiche hanno fatti sì che l’inizio effettivo dei lavori slittasse a quest’anno. Accompagneremo la storia degli ombrellai con i nomi dei paesi scritti in italiano e nel dialetto tarùsch, tipico di questa categoria di artigiani di un tempo. Dipingeremo la costa lacustre con le barche dei pescatori lesiani. Tratteremo anche gli aspetti che hanno riguardato le attività agricole, inerenti la raccolta delle pesche, olivi e del vino autoctono “Serbillano” molto apprezzato dal Manzoni. Con i colori faremo una parte molto colorata andando poi a sfumare Questo mestiere è una passione che credo sia nata con me. Ho sempre avuto pennelli e colori in mano fin da bambina. Quando dipingo vado come in trance, mi estraneo dal mondo che mi circonda. Mi rilasso facendo arte, mi porta felicità e compio un viaggio personale. Alle opere che creo io do vita con quello che sento. Per il restauro invece ho la massima attenzione verso la meraviglia creata dall’abilità artistica dell’autore dell’opera. A me spetta solo l’onore di poterla restaurare, sempre nel rispetto dei principi del restauro conservativo».

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