Il resoconto della serata

A Dormelletto un incontro pubblico sulla presenza del lupo

L'evento organizzato con il supporto delle Aree Protette delle Alpi Cozie e del Ticino e Lago Maggiore. Presenti gli esperti  Luca Giunti,  Ivan Romano  ed  Erica Zuffi.

A Dormelletto un incontro pubblico sulla presenza del lupo
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E' stato molto partecipato l'incontro pubblico sulla presenza del lupo a Dormelletto, nella sala polivalente.

A Dormelletto è stato molto partecipato l'incontro pubblico sulla presenza del lupo

La sala polivalente di Dormelletto ha ospitato la conferenza dal titolo  “Il Lupo – Gestione e monitoraggio della specie”, organizzata con il supporto delle Aree Protette delle Alpi Cozie e del Ticino e Lago Maggiore. Presenti gli esperti  Luca Giunti,  Ivan Romano  ed  Erica Zuffi. Ivan Romano ha spiegato come il lupo sia tornato spontaneamente in Piemonte, favorito dalla disponibilità di prede e da un habitat più sicuro. Erica Zuffi successivamente ha illustrato i monitoraggi effettuati dal 2020 al 2024 attraverso fototrappole e analisi sul campo, confermando la presenza stabile di uno o due esemplari tra Lagoni, Bosco Solivo e Campagnola.

Nel Nord Italia si contano circa 1000 lupi

Luca Giunti ha poi affrontato il tema del monitoraggio e della gestione della specie. Oggi in Italia si stimano circa 4.000 lupi, di cui 1.000 nel Nord Italia, un numero in crescita, ma non esponenziale. Il lupo non rappresenta un pericolo diretto per l’uomo, ma va evitata la sua confidenza con gli ambienti urbani per prevenire problemi di convivenza.

Il dibattito sui danni per gli allevatori

Il dibattito si è acceso parlando dei danni agli allevatori. Seppur inferiori rispetto a quelli causati da malattie, gli attacchi alle greggi restano una criticità. Giunti ha sottolineato l’importanza di cani da guardiania, recinzioni elettrificate e una gestione adeguata del bestiame, strumenti già efficaci in molte realtà. Susanna Tondina, allevatrice del Mottarone, ha contestato l’efficacia di tali misure, sostenendo che i lupi scavano sotto le recinzioni e che la manutenzione in alpeggio è onerosa. «Le recinzioni non sono una soluzione praticabile ovunque. Ogni difesa richiede cure costanti, che non tutti i piccoli allevatori possono permettersi». Giunti ha risposto che, sebbene in alcuni casi le difese risultino inefficaci, in altre situazioni funzionano nonostante necessitino di una manutenzione costante. Ha poi ricordato l’esistenza di fondi per il risarcimento e la prevenzione, che però spesso non vengono richiesti a causa della burocrazia.

Cosa fare in caso di incontri?

Un altro aspetto trattato è stato il comportamento corretto in caso di incontro con un lupo. È essenziale non avvicinarsi, non nutrirlo e, se necessario, allontanarlo facendo rumore. L’incontro si è rivelato un momento di confronto importante tra esperti e cittadini. Il ritorno del lupo è un fenomeno che richiede consapevolezza e collaborazione. «Il lupo è tornato e resterà. Sta a noi imparare a gestire la sua presenza nel modo più sostenibile possibile», ha concluso Luca Giunti.

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