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Vitalizi in Regione: in tanti superano i 6mila euro

Dieci pagine di nomi, per un totale di 192 consiglieri. Sono i nomi dei consiglieri piemontesi che incassano ancora il vitalizio, prima dell'abolizione decisa dall'assemblea che interessa pero? soltanto i consiglieri di questa legislastura, e sono, da ieri, tutti online alla voce "amministrazione trasparente" del sito del consiglio regionale del Piemonte.
L'importo minimo e? di 700 euro, destinato alla moglie di un consigliere deceduto. Il massimo, invece, va a Ugo Cavallera, assessore alla Sanita? nella seconda parte della legislatura di Roberto Cota, che incassa oltre 7mila euro mensili. Subito dietro, con un vitalizio di 6.925 euro, la novarese Giuliana Manica, attuale presidente del Pd regionale e a lungo capogruppo a Palazzo Lascaris.
A superare i 6mila euro sono in tanti “ex”, da Angelo Burzi di Forza Italia ai suoi compagni di partito Pier Luigi Gallarini e Mariangela Cotto, a Pino Chiezzi, ex Comunisti Italiani.
L'ex presidente della Regione Enzo Ghigo incassa 3.300 euro, mentre il suo assessore alla Cultura, Giampiero Leo, ne guadagna ogni mese 5.800. Facendo un calcolo, si puo? valutare che, con una sola legislatura si ha diritto a una cifra attorno ai 3mila euro, per 2 legislature la somma sale a 5-6 mila euro.
Con la decisione assunta la scorsa settimana dal Consiglio regionale, sempre sul sito del Consiglio sono stati pubblicati anche i nomi di chi ha deciso di recuperare i contributi versati per avere diritto all'assegno vitalizio, rinunciando a quanto gli spetterebbe. L'unico, invece, ad aver rinunciato sia al vitalizio sia ai contributi e? Davide Bono dei Cinque Stelle, che ha rinunciato a 81.537 euro in totale. Cinquanta consiglieri hanno chiesto la restituzione dei contributi gia? trattenuti per assegno e reversibilita?: nell'elenco c'e? anche il presidente del Consiglio re gionale Mauro Laus.
In lista Antonello Angleri, Angiolino Mastrullo, Eleonora Artesio ex-assessore e ora consigliera comunale, Michele Coppola, ex-assessore alla cultura con Cota e adesso responsabile del programma culturale di Intesa San Paolo. Tra i novaresi c’e? l'ex governatore leghista Roberto Cota, il suo assessore e sindaco di Novara, Massimo Giordano, e Roberto Boniperti.
L'importo minimo e? di 700 euro, destinato alla moglie di un consigliere deceduto. Il massimo, invece, va a Ugo Cavallera, assessore alla Sanita? nella seconda parte della legislatura di Roberto Cota, che incassa oltre 7mila euro mensili. Subito dietro, con un vitalizio di 6.925 euro, la novarese Giuliana Manica, attuale presidente del Pd regionale e a lungo capogruppo a Palazzo Lascaris.
A superare i 6mila euro sono in tanti “ex”, da Angelo Burzi di Forza Italia ai suoi compagni di partito Pier Luigi Gallarini e Mariangela Cotto, a Pino Chiezzi, ex Comunisti Italiani.
L'ex presidente della Regione Enzo Ghigo incassa 3.300 euro, mentre il suo assessore alla Cultura, Giampiero Leo, ne guadagna ogni mese 5.800. Facendo un calcolo, si puo? valutare che, con una sola legislatura si ha diritto a una cifra attorno ai 3mila euro, per 2 legislature la somma sale a 5-6 mila euro.
Con la decisione assunta la scorsa settimana dal Consiglio regionale, sempre sul sito del Consiglio sono stati pubblicati anche i nomi di chi ha deciso di recuperare i contributi versati per avere diritto all'assegno vitalizio, rinunciando a quanto gli spetterebbe. L'unico, invece, ad aver rinunciato sia al vitalizio sia ai contributi e? Davide Bono dei Cinque Stelle, che ha rinunciato a 81.537 euro in totale. Cinquanta consiglieri hanno chiesto la restituzione dei contributi gia? trattenuti per assegno e reversibilita?: nell'elenco c'e? anche il presidente del Consiglio re gionale Mauro Laus.
In lista Antonello Angleri, Angiolino Mastrullo, Eleonora Artesio ex-assessore e ora consigliera comunale, Michele Coppola, ex-assessore alla cultura con Cota e adesso responsabile del programma culturale di Intesa San Paolo. Tra i novaresi c’e? l'ex governatore leghista Roberto Cota, il suo assessore e sindaco di Novara, Massimo Giordano, e Roberto Boniperti.
Sandro Devecchi
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 22 aprile 2017
Dieci pagine di nomi, per un totale di 192 consiglieri. Sono i nomi dei consiglieri piemontesi che incassano ancora il vitalizio, prima dell'abolizione decisa dall'assemblea che interessa pero? soltanto i consiglieri di questa legislastura, e sono, da ieri, tutti online alla voce "amministrazione trasparente" del sito del consiglio regionale del Piemonte.
L'importo minimo e? di 700 euro, destinato alla moglie di un consigliere deceduto. Il massimo, invece, va a Ugo Cavallera, assessore alla Sanita? nella seconda parte della legislatura di Roberto Cota, che incassa oltre 7mila euro mensili. Subito dietro, con un vitalizio di 6.925 euro, la novarese Giuliana Manica, attuale presidente del Pd regionale e a lungo capogruppo a Palazzo Lascaris.
A superare i 6mila euro sono in tanti “ex”, da Angelo Burzi di Forza Italia ai suoi compagni di partito Pier Luigi Gallarini e Mariangela Cotto, a Pino Chiezzi, ex Comunisti Italiani.
L'ex presidente della Regione Enzo Ghigo incassa 3.300 euro, mentre il suo assessore alla Cultura, Giampiero Leo, ne guadagna ogni mese 5.800. Facendo un calcolo, si puo? valutare che, con una sola legislatura si ha diritto a una cifra attorno ai 3mila euro, per 2 legislature la somma sale a 5-6 mila euro.
Con la decisione assunta la scorsa settimana dal Consiglio regionale, sempre sul sito del Consiglio sono stati pubblicati anche i nomi di chi ha deciso di recuperare i contributi versati per avere diritto all'assegno vitalizio, rinunciando a quanto gli spetterebbe. L'unico, invece, ad aver rinunciato sia al vitalizio sia ai contributi e? Davide Bono dei Cinque Stelle, che ha rinunciato a 81.537 euro in totale. Cinquanta consiglieri hanno chiesto la restituzione dei contributi gia? trattenuti per assegno e reversibilita?: nell'elenco c'e? anche il presidente del Consiglio re gionale Mauro Laus.
In lista Antonello Angleri, Angiolino Mastrullo, Eleonora Artesio ex-assessore e ora consigliera comunale, Michele Coppola, ex-assessore alla cultura con Cota e adesso responsabile del programma culturale di Intesa San Paolo. Tra i novaresi c’e? l'ex governatore leghista Roberto Cota, il suo assessore e sindaco di Novara, Massimo Giordano, e Roberto Boniperti.
L'importo minimo e? di 700 euro, destinato alla moglie di un consigliere deceduto. Il massimo, invece, va a Ugo Cavallera, assessore alla Sanita? nella seconda parte della legislatura di Roberto Cota, che incassa oltre 7mila euro mensili. Subito dietro, con un vitalizio di 6.925 euro, la novarese Giuliana Manica, attuale presidente del Pd regionale e a lungo capogruppo a Palazzo Lascaris.
A superare i 6mila euro sono in tanti “ex”, da Angelo Burzi di Forza Italia ai suoi compagni di partito Pier Luigi Gallarini e Mariangela Cotto, a Pino Chiezzi, ex Comunisti Italiani.
L'ex presidente della Regione Enzo Ghigo incassa 3.300 euro, mentre il suo assessore alla Cultura, Giampiero Leo, ne guadagna ogni mese 5.800. Facendo un calcolo, si puo? valutare che, con una sola legislatura si ha diritto a una cifra attorno ai 3mila euro, per 2 legislature la somma sale a 5-6 mila euro.
Con la decisione assunta la scorsa settimana dal Consiglio regionale, sempre sul sito del Consiglio sono stati pubblicati anche i nomi di chi ha deciso di recuperare i contributi versati per avere diritto all'assegno vitalizio, rinunciando a quanto gli spetterebbe. L'unico, invece, ad aver rinunciato sia al vitalizio sia ai contributi e? Davide Bono dei Cinque Stelle, che ha rinunciato a 81.537 euro in totale. Cinquanta consiglieri hanno chiesto la restituzione dei contributi gia? trattenuti per assegno e reversibilita?: nell'elenco c'e? anche il presidente del Consiglio re gionale Mauro Laus.
In lista Antonello Angleri, Angiolino Mastrullo, Eleonora Artesio ex-assessore e ora consigliera comunale, Michele Coppola, ex-assessore alla cultura con Cota e adesso responsabile del programma culturale di Intesa San Paolo. Tra i novaresi c’e? l'ex governatore leghista Roberto Cota, il suo assessore e sindaco di Novara, Massimo Giordano, e Roberto Boniperti.
Sandro Devecchi
Leggi di più sul Corriere di Novara di sabato 22 aprile 2017