Vialetti pericolosi, «vi abbiamo avvertiti»

BORGOMANERO - “Se un bambino correndo a piedi o in bicicletta tra i vialetti finisce in un tombino, oppure se un anziano cade e si fa male, non diteci che non vi avevamo avvertiti”. Questo in sintesi l’ultimo, ennesimo avviso lanciato dai residenti nelle case popolari di via XXIV Maggio che da oltre un anno e mezzo si stanno battendo per ottenere la riasfaltatura dei vialetti che conducono agli edifici, quattro in tutto, progettati agli inizi degli anni ‘50 dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini, due “maestri dell’architettura razionalista” e realizzati dall’istituto Ina Case nell’ambito del “Piano Fanfani”, uno dei maggiori interventi di edilizia economica e popolare varati nel dopoguerra. All’epoca Ina Case aveva manifestato l’intenzione di cedere la proprietà dei terreni di pertinenza, e quindi dei vialetti, al Comune. Non se ne fece però nulla anche se nei primi anni ’60 il Comune, d’intesa a quanto pare con Ina Case, aveva provveduto ad urbanizzare la zona, asfaltando i vialetti e portando la pubblica illuminazione, garantendo poi per alcuni decenni tutta una serie di servizi tra cui la spalatura della neve. Da qualche anno tutto questo non avviene più e la situazione di completo abbandono dell’area è sotto gli occhi di tutti. All’Agenzia territoriale per la casa (Atc) che ha “ereditato” la gestione ex Ina Case i proprietari degli alloggi si erano rivolti fiduciosi più di un anno fa. Si era anche tenuto un incontro a Palazzo Tornielli al quale avevano partecipato il vicesindaco Sergio Bossi con il dirigente della divisione tecnica comunale architetto Antonella Manuelli e in rappresentanza dell’Atc il dirigente amministrativo Fabio Martelli. Un incontro che si era concluso solo con una certezza: che la proprietà dei terreni non era del Comune bensì di Atc. Da allora più nulla. «Siamo stufi – dicono ora i residenti - di non ottenere risposte alle nostre più che legittime richieste. Arrivati a questo punto chiediamo al sindaco di emettere un’ordinanza per obbligare Atc ad assumersi le proprie responsabilità procedendo in tempi rapidi all’eliminazione delle criticità più volte evidenziate e procedendo quindi con l’asfaltatura dei vialetti. In caso di mancato riscontro all’ordinanza nei termini che verranno fissati i lavori dovranno essere fatti eseguire imputando le relative spese ad Atc. Perché – concludono i residenti – se qualcuno si fa male qualcun altro se ne assumerà tutte le conseguenze». Nelle foto, di Panizza, il complesso delle case popolari di via XXIV Maggio e lo stato di salute dei vialetti dove un sempre maggior numero di bambini, ignari dei pericoli, ogni giorno gioca e scorrazza in sella alle proprie bici.
Carlo Panizza
BORGOMANERO - “Se un bambino correndo a piedi o in bicicletta tra i vialetti finisce in un tombino, oppure se un anziano cade e si fa male, non diteci che non vi avevamo avvertiti”. Questo in sintesi l’ultimo, ennesimo avviso lanciato dai residenti nelle case popolari di via XXIV Maggio che da oltre un anno e mezzo si stanno battendo per ottenere la riasfaltatura dei vialetti che conducono agli edifici, quattro in tutto, progettati agli inizi degli anni ‘50 dagli architetti Luigi Figini e Gino Pollini, due “maestri dell’architettura razionalista” e realizzati dall’istituto Ina Case nell’ambito del “Piano Fanfani”, uno dei maggiori interventi di edilizia economica e popolare varati nel dopoguerra. All’epoca Ina Case aveva manifestato l’intenzione di cedere la proprietà dei terreni di pertinenza, e quindi dei vialetti, al Comune. Non se ne fece però nulla anche se nei primi anni ’60 il Comune, d’intesa a quanto pare con Ina Case, aveva provveduto ad urbanizzare la zona, asfaltando i vialetti e portando la pubblica illuminazione, garantendo poi per alcuni decenni tutta una serie di servizi tra cui la spalatura della neve. Da qualche anno tutto questo non avviene più e la situazione di completo abbandono dell’area è sotto gli occhi di tutti. All’Agenzia territoriale per la casa (Atc) che ha “ereditato” la gestione ex Ina Case i proprietari degli alloggi si erano rivolti fiduciosi più di un anno fa. Si era anche tenuto un incontro a Palazzo Tornielli al quale avevano partecipato il vicesindaco Sergio Bossi con il dirigente della divisione tecnica comunale architetto Antonella Manuelli e in rappresentanza dell’Atc il dirigente amministrativo Fabio Martelli. Un incontro che si era concluso solo con una certezza: che la proprietà dei terreni non era del Comune bensì di Atc. Da allora più nulla. «Siamo stufi – dicono ora i residenti - di non ottenere risposte alle nostre più che legittime richieste. Arrivati a questo punto chiediamo al sindaco di emettere un’ordinanza per obbligare Atc ad assumersi le proprie responsabilità procedendo in tempi rapidi all’eliminazione delle criticità più volte evidenziate e procedendo quindi con l’asfaltatura dei vialetti. In caso di mancato riscontro all’ordinanza nei termini che verranno fissati i lavori dovranno essere fatti eseguire imputando le relative spese ad Atc. Perché – concludono i residenti – se qualcuno si fa male qualcun altro se ne assumerà tutte le conseguenze». Nelle foto, di Panizza, il complesso delle case popolari di via XXIV Maggio e lo stato di salute dei vialetti dove un sempre maggior numero di bambini, ignari dei pericoli, ogni giorno gioca e scorrazza in sella alle proprie bici.
Carlo Panizza