Vialetti pericolosi, c’e? l’ordinanza ma...

Vialetti pericolosi, c’e? l’ordinanza ma...
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BORGOMANERO - A cosa servono le ordinanze se nessuno poi le rispetta e nessuno riesce a farle rispettare? La domanda, piu? che legittima, se la stanno ponendo i residenti nelle case popolari di via XXIV Maggio che, esasperati, nell’estate dello scorso anno si erano rivolti al Comune di Borgomanero per denunciare la situazione di degrado e di pericolo per l’incolumita? pubblica, derivanti dal cattivo stato di manutenzione dei vialetti di accesso agli immobili costruiti negli anni’ 50 nell’ambito del piano di edilizia popolare noto come “Piano Fanfani”, dal nome dell’ex statista dc. Un tecnico comunale aveva effettuato i dovuti sopralluoghi riscontrando “il cattivo stato delle griglie delle caditoie, una delle quali addirittura mancante, e in generale una situazione assolutamente precaria e pericolosa”. Alla luce della verifica effettuata il dirigente della Divisione urbanistica architetto AntoNella Manuelli in data 7 settembre 2015 aveva emesso l’ordinanza n. 210 con la quale il si invitata il presidente di Atc (Agenzia territoriale per la casa del Piemonte nord), proprietaria dell’area, ad eseguire “entro e non oltre 30 giorni dalla data della notifica la manutenzione della viabilita? di accesso mediante la sistemazione delle buche, la manutenzione delle aree verdi ripristinando la cordolatura mancante e la sostituzione delle griglie delle caditoie”. Da allora sono passati oltre otto mesi e non e? stato fatto nulla. «Nel frattempo – dicono i residenti – complice anche la stagione invernale, la situazione e? ulteriormente peggiorata: le buche sono diventate piu? profonde e quando piove c’e? il rischio che qualcuno possa farsi male. Soprattutto le persone anziane e i bambini». Un automobilista qualche mese fa ha rischiato grosso. La griglia di una caditoia ha ceduto improvvisamente sotto il peso della sua auto che ha riportato gravi danni. L’episodio e? stato denunciato alle forze dell’ordine e l’automobilista si e? rivolto al suo legale di fiducia per essere risarcito. La situazione sembrava aver trovato una soluzione bonaria quando il 5 febbraio scorso, grazie alla mediazione dell’architetto Manuelli, i responsabili di Atc e una rappresentanza dei residenti nelle “case popolari” si erano incontrati a Palazzo Tornielli. Un incontro nel corso del quale il dirigente di Atc dottor Martelli aveva lasciato intendere che l’Agenzia territoriale per la casa avrebbe chiesto un preventivo di spesa per la sistemazione di tutta l’area. Dal canto suo il Comune tramite il vice sindaco Sergio Bossi aveva fatto sapere che non avrebbe potuto intervenire «perche? la competenza e? di Atc, proprietaria dell’area, che a suo tempo aveva venduto gli alloggi incassandone i proventi». Era stata ipotizzata anche la cessione dell’area al Comune dopo la sua sistemazione da parte di Atc. Tale ipotesi e? pero? naufragata. Il Comune ha messo nero su bianco e in una lettera dieci righe ha liquidato la questione precisando che “non e? intenzione di questa amministrazione acquisire al patrimonio comunale l’area di via XXIV Maggio”. «Siamo delusi e profondamente amareggiati - dicono ora gli abitanti delle case popolari – perche? ancora una volta ci sentiamo presi in giro. Vorra? dire che a fronte di un’ordinanza non rispettata e non fatta rispettare da oltre otto mesi, se qualcuno dovesse farsi male, e con l’arrivo della bella stagione con tutti i bambini che giocano lungo i vialetti il rischio e? elevato, ad interessarsi di risolvere la questione sara? la magistratura. Speriamo di non arrivare a tanto».Carlo Panizza

BORGOMANERO - A cosa servono le ordinanze se nessuno poi le rispetta e nessuno riesce a farle rispettare? La domanda, piu? che legittima, se la stanno ponendo i residenti nelle case popolari di via XXIV Maggio che, esasperati, nell’estate dello scorso anno si erano rivolti al Comune di Borgomanero per denunciare la situazione di degrado e di pericolo per l’incolumita? pubblica, derivanti dal cattivo stato di manutenzione dei vialetti di accesso agli immobili costruiti negli anni’ 50 nell’ambito del piano di edilizia popolare noto come “Piano Fanfani”, dal nome dell’ex statista dc. Un tecnico comunale aveva effettuato i dovuti sopralluoghi riscontrando “il cattivo stato delle griglie delle caditoie, una delle quali addirittura mancante, e in generale una situazione assolutamente precaria e pericolosa”. Alla luce della verifica effettuata il dirigente della Divisione urbanistica architetto AntoNella Manuelli in data 7 settembre 2015 aveva emesso l’ordinanza n. 210 con la quale il si invitata il presidente di Atc (Agenzia territoriale per la casa del Piemonte nord), proprietaria dell’area, ad eseguire “entro e non oltre 30 giorni dalla data della notifica la manutenzione della viabilita? di accesso mediante la sistemazione delle buche, la manutenzione delle aree verdi ripristinando la cordolatura mancante e la sostituzione delle griglie delle caditoie”. Da allora sono passati oltre otto mesi e non e? stato fatto nulla. «Nel frattempo – dicono i residenti – complice anche la stagione invernale, la situazione e? ulteriormente peggiorata: le buche sono diventate piu? profonde e quando piove c’e? il rischio che qualcuno possa farsi male. Soprattutto le persone anziane e i bambini». Un automobilista qualche mese fa ha rischiato grosso. La griglia di una caditoia ha ceduto improvvisamente sotto il peso della sua auto che ha riportato gravi danni. L’episodio e? stato denunciato alle forze dell’ordine e l’automobilista si e? rivolto al suo legale di fiducia per essere risarcito. La situazione sembrava aver trovato una soluzione bonaria quando il 5 febbraio scorso, grazie alla mediazione dell’architetto Manuelli, i responsabili di Atc e una rappresentanza dei residenti nelle “case popolari” si erano incontrati a Palazzo Tornielli. Un incontro nel corso del quale il dirigente di Atc dottor Martelli aveva lasciato intendere che l’Agenzia territoriale per la casa avrebbe chiesto un preventivo di spesa per la sistemazione di tutta l’area. Dal canto suo il Comune tramite il vice sindaco Sergio Bossi aveva fatto sapere che non avrebbe potuto intervenire «perche? la competenza e? di Atc, proprietaria dell’area, che a suo tempo aveva venduto gli alloggi incassandone i proventi». Era stata ipotizzata anche la cessione dell’area al Comune dopo la sua sistemazione da parte di Atc. Tale ipotesi e? pero? naufragata. Il Comune ha messo nero su bianco e in una lettera dieci righe ha liquidato la questione precisando che “non e? intenzione di questa amministrazione acquisire al patrimonio comunale l’area di via XXIV Maggio”. «Siamo delusi e profondamente amareggiati - dicono ora gli abitanti delle case popolari – perche? ancora una volta ci sentiamo presi in giro. Vorra? dire che a fronte di un’ordinanza non rispettata e non fatta rispettare da oltre otto mesi, se qualcuno dovesse farsi male, e con l’arrivo della bella stagione con tutti i bambini che giocano lungo i vialetti il rischio e? elevato, ad interessarsi di risolvere la questione sara? la magistratura. Speriamo di non arrivare a tanto».Carlo Panizza

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