Uno sguardo da… corto sul mondo

Uno sguardo da… corto sul mondo
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NOVARA - Serata speciale all’Araldo, venerdì scorso, per l’atto finale del NovaraCineFestival – 11° Scenari Orizzontali. Grande attesa per i corti vincitori selezionati tra i 30 che hanno superato le selezioni delle due giurie, esperti e studenti. Dopo tre anni di assenza dalla scena cittadina (l’ultima edizione ebbe come prestigioso ospite l’attore Franco Nero) è tornata la manifestazione organizzata grazie ai contributi di Compagnia di San Paolo “Polo del ‘900, Cna Piemonte Nord e Nuovo Teatro Faraggiana. Tre le sezioni: Scenari Orizzontali, Altri Territori e Lab Animazione. Più di 150 i corti arrivati, a coprire dramma e commedia, western e comico, fantascienza e mistery, in gara poi una trentina. Due giurie: quelle dei professionisti (con Roberto Figazzolo presidente, Gianfranco Capra, Paolo Migliavacca, Daniele Conserva, Matteo Fornara, Eleonora Pizzoccheri, Mario Guarnera e Maria Grazia Pedrini) e degli studenti delle superiori di Novara. Una settimana di proiezioni all’Araldo e al Faraggiana rivolte anche alle scuole, giovedì 12 ottobre la rassegna Scenari Artigiani in collaborazione con Cna Piemonte Nord e venerdì 13 la serata dei Nandi, con l’assegnazione dei trofei. «È stato veramente emozionante – ha detto il direttore organizzativo Roberto Pronzello – tornare dopo tre anni di assenza e, soprattutto, vedere gli studenti in teatro per assistere alle proiezioni: 150 ogni mattina, un bel risultato. Doveroso un ringraziamento a Cna, se siamo qui stasera è per il loro input iniziale». Emozione condivisa sul palco dal direttore artistico Mario Tosi, affiancato dal critico Gianni Lucini (che ha introdotto i film premiati) e dall’attrice Eleonora Pizzoccheri che ha letto le motivazioni della giuria: «Sono arrivati corti dall’Europa e anche da Paesi lontani – così Tosi -. Siamo contenti di aver potuto riproporre la manifestazione che ha offerto una settimana di cinema di qualità». Poi sul grande schermo sono stati proiettati gli otto corti che hanno ricevuto premi a vario titolo: una lunga serata, durata fino a mezzanotte, che ha permesso agli spettatori di vedere le opere premiate, alcune caratterizzate da intuizioni geniali a livello di sceneggiatura. Il miglior film nella sezione Scenari Orizzontali è risultato “Bus Story” di Jorge Yudice, Barcellona/Spagna. Nella sezione Altri Territori premio per “La partita” di Frank Jerky, Roma/Italia. Miglior film d’animazione “Corp.” di Pablo Polledri, Buenos Aires/Argentina. Miglior colonna sonora originale quella di Roman Trouillet per il corto “Camino de agua para un pez” di Mercedes Marro, Colombia/Spagna. Premio speciale Cna Piemonte Nord al corto “Al giorno d’oggi il lavoro te le devi inventare” di Mario Vitale, Lamezia Terme/Italia. Miglior fotografia e Premio giuria studenti a Philippe Brelot per “Le monde du petit monde” di Fabrice Bracq, Parigi/Francia. Il Nando per il miglior attore è andato a Martin Dubreuil, interprete principale del film “Lost Face” di Sean Meehan, Canada /Australia e quello per la miglior attrice a Rosario Pardo, protagonista del film “Tre gramos de fe” di José Campos, Cordoba/Spagna. Tra i premiati unico presente (gli altri, impossibilitati a partecipare, hanno inviato un video di saluto, in cui hanno ringraziato, anche in italiano, per i riconoscimenti ricevuti) il regista Mario Vitale che ha ricevuto il Nando dalle mani di Donato Telesca, presidente di Cna Piemonte Nord («una collaborazione proficua, siamo contenti di aver fatto partire così i festeggiamenti per il nostro 50°»): «Sfruttando il ritornello che ci sentiamo dire ogni giorno, il lavoro te lo devi inventare, - ha detto Vitale – ho cercato di raccontare la situazione lavorativa della nuova generazione che si deve adattare a fare qualcosa che non aveva pensato di fare o che era diverso da quanto prefissato: è la storia di due persone le cui vite si svolgono in maniera parallela senza mai incontrarsi, con un finale comune che li unisce dando un senso al film: un falegname e un uomo di finanza». Lo schermo si spegne, il festival è finito: l’auspicio è quello di darsi appuntamento al prossimo anno. 
Eleonora Groppetti

NOVARA - Serata speciale all’Araldo, venerdì scorso, per l’atto finale del NovaraCineFestival – 11° Scenari Orizzontali. Grande attesa per i corti vincitori selezionati tra i 30 che hanno superato le selezioni delle due giurie, esperti e studenti. Dopo tre anni di assenza dalla scena cittadina (l’ultima edizione ebbe come prestigioso ospite l’attore Franco Nero) è tornata la manifestazione organizzata grazie ai contributi di Compagnia di San Paolo “Polo del ‘900, Cna Piemonte Nord e Nuovo Teatro Faraggiana. Tre le sezioni: Scenari Orizzontali, Altri Territori e Lab Animazione. Più di 150 i corti arrivati, a coprire dramma e commedia, western e comico, fantascienza e mistery, in gara poi una trentina. Due giurie: quelle dei professionisti (con Roberto Figazzolo presidente, Gianfranco Capra, Paolo Migliavacca, Daniele Conserva, Matteo Fornara, Eleonora Pizzoccheri, Mario Guarnera e Maria Grazia Pedrini) e degli studenti delle superiori di Novara. Una settimana di proiezioni all’Araldo e al Faraggiana rivolte anche alle scuole, giovedì 12 ottobre la rassegna Scenari Artigiani in collaborazione con Cna Piemonte Nord e venerdì 13 la serata dei Nandi, con l’assegnazione dei trofei. «È stato veramente emozionante – ha detto il direttore organizzativo Roberto Pronzello – tornare dopo tre anni di assenza e, soprattutto, vedere gli studenti in teatro per assistere alle proiezioni: 150 ogni mattina, un bel risultato. Doveroso un ringraziamento a Cna, se siamo qui stasera è per il loro input iniziale». Emozione condivisa sul palco dal direttore artistico Mario Tosi, affiancato dal critico Gianni Lucini (che ha introdotto i film premiati) e dall’attrice Eleonora Pizzoccheri che ha letto le motivazioni della giuria: «Sono arrivati corti dall’Europa e anche da Paesi lontani – così Tosi -. Siamo contenti di aver potuto riproporre la manifestazione che ha offerto una settimana di cinema di qualità». Poi sul grande schermo sono stati proiettati gli otto corti che hanno ricevuto premi a vario titolo: una lunga serata, durata fino a mezzanotte, che ha permesso agli spettatori di vedere le opere premiate, alcune caratterizzate da intuizioni geniali a livello di sceneggiatura. Il miglior film nella sezione Scenari Orizzontali è risultato “Bus Story” di Jorge Yudice, Barcellona/Spagna. Nella sezione Altri Territori premio per “La partita” di Frank Jerky, Roma/Italia. Miglior film d’animazione “Corp.” di Pablo Polledri, Buenos Aires/Argentina. Miglior colonna sonora originale quella di Roman Trouillet per il corto “Camino de agua para un pez” di Mercedes Marro, Colombia/Spagna. Premio speciale Cna Piemonte Nord al corto “Al giorno d’oggi il lavoro te le devi inventare” di Mario Vitale, Lamezia Terme/Italia. Miglior fotografia e Premio giuria studenti a Philippe Brelot per “Le monde du petit monde” di Fabrice Bracq, Parigi/Francia. Il Nando per il miglior attore è andato a Martin Dubreuil, interprete principale del film “Lost Face” di Sean Meehan, Canada /Australia e quello per la miglior attrice a Rosario Pardo, protagonista del film “Tre gramos de fe” di José Campos, Cordoba/Spagna. Tra i premiati unico presente (gli altri, impossibilitati a partecipare, hanno inviato un video di saluto, in cui hanno ringraziato, anche in italiano, per i riconoscimenti ricevuti) il regista Mario Vitale che ha ricevuto il Nando dalle mani di Donato Telesca, presidente di Cna Piemonte Nord («una collaborazione proficua, siamo contenti di aver fatto partire così i festeggiamenti per il nostro 50°»): «Sfruttando il ritornello che ci sentiamo dire ogni giorno, il lavoro te lo devi inventare, - ha detto Vitale – ho cercato di raccontare la situazione lavorativa della nuova generazione che si deve adattare a fare qualcosa che non aveva pensato di fare o che era diverso da quanto prefissato: è la storia di due persone le cui vite si svolgono in maniera parallela senza mai incontrarsi, con un finale comune che li unisce dando un senso al film: un falegname e un uomo di finanza». Lo schermo si spegne, il festival è finito: l’auspicio è quello di darsi appuntamento al prossimo anno. 
Eleonora Groppetti