Unione Comuni Cusio, il futuro è in “stand by”

Unione Comuni Cusio, il futuro è in “stand by”
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Situazione di ‘stand by’ per il futuro dell’Unione dei Comuni del Cusio in «uno scenario nazionale che - ha dichiarato l’attuale presidente dell’ Ente e sindaco di Gozzano, Carla Biscuola – sta cambiando ancora una volta», anche «in attesa della decisione della Regione in merito agli stanziamenti».
Durante lo scorso mese di agosto una riunione della Giunta dell’Ente sovracomunale costituito nel dicembre 2001 e ora composto da Briga Novarese, Gargallo, Gozzano, Pogno e Soriso, aveva evidenziato - come si legge  nel verbale di deliberazione del 3/8 con oggetto “proposta in merito allo scioglimento dell’Unione stessa” – la difficile situazione economica dell’aggregazione comunale a fronte di mancati (al momento in cui scriviamo) trasferimenti per il 2015.
L’Unione (come pre

Situazione di ‘stand by’ per il futuro dell’Unione dei Comuni del Cusio in «uno scenario nazionale che - ha dichiarato l’attuale presidente dell’ Ente e sindaco di Gozzano, Carla Biscuola – sta cambiando ancora una volta», anche «in attesa della decisione della Regione in merito agli stanziamenti».
Durante lo scorso mese di agosto una riunione della Giunta dell’Ente sovracomunale costituito nel dicembre 2001 e ora composto da Briga Novarese, Gargallo, Gozzano, Pogno e Soriso, aveva evidenziato - come si legge  nel verbale di deliberazione del 3/8 con oggetto “proposta in merito allo scioglimento dell’Unione stessa” – la difficile situazione economica dell’aggregazione comunale a fronte di mancati (al momento in cui scriviamo) trasferimenti per il 2015.
L’Unione (come prevede la normativa) condivide dal 2012 “tre funzioni fondamentali: Polizia locale, Catasto e protezione civile”; inserite (a seguito di modifica dello Statuto a fine anno scorso) anche le restanti funzioni. Il documento rende noto che stante la determinazione regionale in favore delle Unioni, quelle ammesse a contributo erano 67, “ma è risultato possibile finanziarne soltanto 32 fino a concorrenza dell’importo” con una graduatoria “elaborata in base alle indicazioni regionali fornite, che ha premiato il numero ed il peso delle funzioni gestite”. L’Unione cusiana (che aveva regolarmente presentato domanda per i contributi statali regionalizzati entro la scadenza) è risultata “al 44° posto, in posizione non utile per accedervi”. In previsione di un possibile futuro “disavanzo di gestione” la Giunta dell’Unione aveva quindi deliberato di “proporre alle singole Giunte comunali di valutare tramite proprio atto deliberativo, lo scioglimento dell’Unione dei Comuni del Cusio”.
La situazione era stata naturalmente seguita da ampio dibattito in seno ai singoli Consigli comunali, da parte delle maggioranze e minoranze consiliari che si erano fatte anche portavoce delle istanze dei cittadini; la strada poi intrapresa, che si evince dalle delibere poste negli albi pretori comunali on line, pare al momento andare (come si legge, ad esempio, nella delibera del Comune di Pogno del 26 agosto) nella direzione “di raccogliere in parte la proposta avanzata dal Comune di Briga Novarese di un differimento successivo alla data del 31 dicembre 2016 circa l’assunzione di decisioni relative ad un eventuale scioglimento e di proporre, nel periodo ancora disponibile fino a fine anno, che l’Unione in collaborazione con gli Enti interessati possa avviare una proficua stagione di accurata ed approfondita valutazione tecnico-politica”, identificando costi e benefici… “afferenti l’ipotetico futuro disegno unionale”.
Ribadite dal sindaco di Briga Novarese, Chiara Barbieri, alcune problematiche quali l’attuale sottodimensionamento delle risorse umane di Comuni comunque virtuosi, e la difficoltà di reperire i fondi necessari al funzionamento dell’Ente, nell’auspicio di un prossimo segnale in controtendenza rispetto ai mancati finanziamenti 2015. Una prossima seduta della Giunta dell’Unione del Cusio dovrebbe tenersi a fine settembre.

m.a.t.

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